MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Staino, il ricordo di Lanzetta: “Il primo Capodanno in piazza a Firenze"

“Fu lui a chiamare Benigni al Piazzale Michelangelo, era la prima volta che declamò Dante”

Roberto Benigni, Giuseppe Lanzetta e Sergio Staino

Roberto Benigni, Giuseppe Lanzetta e Sergio Staino

Firenze, 21 ottobre 2023 - È un ricordo speciale quello che il maestro Giuseppe Lanzetta ci confida di Sergio Staino. “Se Firenze ha il capodanno in piazza, è grazie all’idea a cui lavorammo io e Staino”. Tutto nacque durante la rassegna Michelangiolesca, nell’estate del 1998.

“A giugno – ricorda Lanzetta - si era appena insediata la giunta Primicerio, e il professor Guido Clemente, allora assessore alla cultura, chiamò me per occuparmi di musica classica e un altro gruppo di persone per realizzare la prima Estate Fiorentina. Le idee per il programma erano tante e allora suggerii al professor Clemente di nominare un direttore artistico, e venne chiamato Staino. All’epoca non si chiamava Estate Fiorentina ma ‘Notti d‘Estate’. Tra gli ospiti chiamati ad esibirsi nel ‘teatro all’aperto di Piazzale Michelangelo’ c’erano Ivano fossati, Paolo Conte, Ute Lemper e Roberto Benigni che per la prima volta in assoluto portò in scena ‘Pierino e il Lupo’. A d accompagnarlo con l’Orchestra da Camera Fiorentina, c’ero io. L’anno dopo fece la recita accompagnato da Claudio Abbado. Quella volta declamò anche per la prima volta il quinto Canto dell’Inferno, quello di Paolo e Francesca. Era la prima volta in assoluto che Benigni leggeva la Divina Commedia, e lo fece grazie a Staino. Ricordo che rimasi stupito nel vedere Benigni, che in televisione scherzava e faceva il comico, avere le lacrime agli occhi nel declamare i versi di Dante. Staino in quell’occasione gli disse: “Tu che hai preso in braccio tutti, ma non il Sommo Poeta, ora prenderai in braccio anche lui”. E gli consegnò un busto di Dante”. Sempre in quell’occasione l’assessore Clemente confidò al maestro Lanzetta che gli sarebbe piaciuto organizzare un concerto in piazza per l’ultimo dell’anno a Firenze. “A ottobre glielo ricordai – ricorda Lanzetta - e decidemmo di organizzare in piazza Signoria, il 31 dicembre del 1998, dalle 22,30, il primo concerto in assoluto di questo tipo a Firenze. Si esibì l’orchestra sinfonica russa, diretta da me. Lo nominò il ‘Gran ballo degli orsi’, perché tutti erano vestiti coi dei cappucci, e disegnò la locandina. Per varie ragioni Staino diede poi le dimissioni da direttore artistico. Per convincerlo a tornare, cosa che poi fece, io e il professor Clemente andammo anche a casa sua”. Il rapporto tra Lanzetta e Staino è stato di grande stima e affetto reciproco. “Negli anni l’ho sempre rivisto insieme alla moglie – ricorda il Maestro Lanzetta -. Insegnando a Roma, a Santa Cecilia, spesso lo incontravo durante il viaggio in treno. Mi raccontava dei suoi progetti, mi diceva “Lanzetta sei un ganzo”.

Nutriva nei miei confronti una stima e un particolare affetto. Aveva grande fiducia in me. Ogni volta che gli proponevo qualcosa lui la approvava. “Se lo dici tu, mi fido”, mi diceva”. E dedicherò alla sua memoria i prossimi due concerti”. Tra i massimi esponenti del pianismo tedesco, Matthias Kirschnereit sarà solista dell’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta domenica 22 e lunedì 23 ottobre all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte, nell’ambito del Festival dei Concerti della Liuteria Toscana. Entrambi i concerti saranno dunque dedicati a Sergio Staino.