Stangata alla baby gang. Al capo sei anni di carcere

A metà settembre aggredirono un rider alle Cascine con calci e pugni. I quattro membri della banda tutti condannati: al loro attivo diversi colpi.

Stangata alla baby gang. Al capo sei anni di carcere

Stangata alla baby gang. Al capo sei anni di carcere

Scaraventarono a terra un rider e gli portarono via la bici dopo averlo colpito con calci e pugni. Era metà settembre dello scorso anno, alla Cascine, e per l’aggressione finirono in manette tre cittadini egiziani, di età compresa tra i 18 e i 23 anni. Volti noti alle forze dell’ordine: una baby gang pericolosa e violenta, che nei mesi prima si era macchiata di numerosi reati, per lo più predatori, commessi tra Firenze ed Empoli dall’estate all’autunno 2023.

Ieri, in aula dieci del tribunale di Firenze, quattro membri della banda (l’ultimo era stato identificato successivamente alla rapina alle Cascine) sono stati condannati dal gip Gianluca Mancuso per il bagaglio di reati commessi in questi anni.

Pene severe che hanno trasmutato il volto dei ragazzi, arrivati in aula – scortati dagli agenti della polizia penitenziaria – tra risate e battute. Sei anni e sei mesi con rito abbreviato (a fronte dei dieci anni chiesti dal pm Giuseppe Ledda) per il 23enne considerato il capo della baby gang. Cinque anni e quattro mesi, sempre con rito abbreviato, per gli altri due, ai tempi dei fatti 18enni. Un anno di condanna per il quarto, difeso dall’avvocato Francesca Pecchioli, per la ricettazione di una bicicletta, provento di altro furto, e trovata nella sua disponibilità. I reati che si leggono nel capo d’imputazione sono quelli di rapina, percosse, oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni, violenza privata e ricettazione. I tre ragazzi sono stati riportati a Sollicciano, dove sconteranno la pena.

A settembre, secondo quanto ricostruiti dagli inquirenti, il rider fu improvvisamente aggredito dai tre, in concorso con un altro soggetto, che gli strapparono letteralmente via la bici - del valore commerciale di circa 2.500 euro - facendolo cadere. Mentre il malcapitato era a terra, lo hanno poi colpito con dei calci al volto, cercando inoltre di portargli via il marsupio e lo zaino da lavoro. Nel corso della rapina è saltato fuori anche un coltello, utilizzato per minacciare il rider che alla fine è riuscito a fuggire a piedi e a chiamare i soccorsi. Uno dei tre, il 23enne per la precisione, in quel periodo era peraltro sottoposto ad un’altra misura cautelare: quella dell’obbligo di firma in questura, dove non avrebbe mancato di presentarsi agli appuntamenti accompagnato proprio dai due amici, poi finiti nei guai insieme a lui.

Un altro episodio si consumò sempre al parco delle Cascine qualche mese prima. Due membri della cosiddetta baby gang in quel caso si scagliarono contro tre ragazzi tirandogli sassi, colpendoli con un bastone e anche con un cerchione di una ruota di una bici. Un agguato che costò 12 e 7 giorni di prognosi a due delle vittime.

P.m.