REDAZIONE FIRENZE

Stereotipi, violenza e pregiudizi. Perché non proviamo a smettere?

Il rispetto assoluto per la dignità della vita inizia nella nostra aula e contagia il mondo. CLASSE 2^B SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. BORGO SAN LORENZO. .

Stereotipi, violenza e pregiudizi. Perché non proviamo a smettere?

Noi siamo il futuro e noi dobbiamo cercare, anzi, riuscire a migliorare questo mondo calpestato dalla violenza. Ogni giorno ci arrivano notizie di atti di violenza, perpetrati su bambine e bambini, uomini e donne, persona LGBT+. La violenza di genere è quella che si scatena, appunto per motivi di genere. Essendo le donne le vittime principali, ormai violenza di genere e violenza sulle donne sono espressioni che si usano per indicare lo stesso concetto. In Italia sono quasi 7 milioni le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito una violenza fisica o sessuale nella loro vita e, nel 2023, sono state uccise 106 donne, una ogni tre giorni (dati Istat e MINT). Siamo rimasti senza parole quando abbiamo saputo della morte di Giulia Cecchettin. Quella mattina, a scuola, siamo usciti in corridoio e ci siamo tenuti per mano, in silenzio.

Anche quest’anno, il 25 novembre ci siamo impegnati a commemorare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e ci siamo chiesti: "cosa possiamo fare? Come possiamo cambiare? Noi vogliamo veramente smettere con la violenza? Dove vogliamo crescere e dove vogliamo far crescere le bambine e i bambini futuri?" Dobbiamo vivere in una società dove non possiamo fidarci di nessuno?! Beh, noi sinceramente diciamo No! Così abbiamo iniziato a cercare di capire cosa significa educare al rispetto, un rispetto assoluto! Educare al rispetto di genere, in particolare, significa non discriminare gli individui sulla base di caratteristiche fisiche; significa educare alla valorizzazione delle differenze e garantire pari opportunità a tutti e tutte.

È necessario parlare, ascoltare, informare le persone e soprattutto educarle fin da piccole all’uguaglianza di genere. Abbiamo deciso che a scuola dobbiamo far crescere un sentimento di rispetto e stima reciproca: assumersi la responsabilità delle proprie azioni; imparare a non urlare contro il compagno; a non isolare la compagna poco "popolare"; a non usare atteggiamenti aggressivi e prevaricatori. Aiutiamo le compagne e i compagni più deboli e tendiamo la mano a chi ha una difficoltà fisica. Pensiamo, anche, che sia molto importante denunciare ogni tipo di atto di violenza, anche un piccolo calcio ricevuto o un capello tirato! Per migliorare la società al rispetto bisogna iniziare nelle case, continuare nelle scuole e in ogni luogo di aggregazione. Il bambino che rispetta la bambina sarà il ragazzo che rispetterà la ragazza e poi l’uomo che rispetterà la donna.