CARLO CASINI
Cronaca

“Stop accattonaggio con gli animali”: il sit-in a Firenze

In piazza Santa Croce la manifestazione organizzata dal Rea (Rivoluzione ecologista animalista). Scavullo: "Il Comune non ha ancora risposto alla nostra raccolta di 600 firme di luglio"

Il coordinatore regionale della Toscana del Rea Simone Scavullo

Il coordinatore regionale della Toscana del Rea Simone Scavullo

Firenze, 9 novembre 2024 – “Stop accattonaggio con gli animali. Basta indifferenza, uniti per difendere gli animali”: è questa la richiesta al centro del sit in che si terrà domani domenica 10 novembre in piazza Santa Croce a Firenze alle 10,30, con ritrovo alle scalinate della basilica. A promuovere la manifestazione il partito di area centrista Rivoluzione ecologista animalista: “Il 26 luglio abbiamo fatto una raccolta firme: in un giorno hanno firmato oltre 600 persone – spiega il coordinatore regionale toscano Simone Scavullo – Le abbiamo protocollate al Comune di Firenze e secondo l’articolo 15 del cui Statuto si prevede che il Comune debba rispondere entro 45 giorni, con parere positivo e negativo, alla petizione popolare. Sono passati ormai quasi il doppio dei 45 giorni previsti e dal Comune non è arrivato alcun riscontro. Nonostante abbia mandato una nuova pec il 29 settembre per far presente che il periodo previsto era già oltrepassato, è passato ulteriore tempo e ancora non c’è stata nessuna risposta”.

Così la manifestazione di domani per rompere quel muro di silenzio: “Le nostre proposte presentate in Regione e in Comune hanno un obiettivo chiaro: fare una distinzione tra chi considera il cane un vero strumento di guadagno e chi invece lo vede come un compagno di vita – annuncia il Rea in una nota – . Vogliamo creare una linea netta che protegga questi ultimi, coloro che trattano il proprio cane come un membro della famiglia e meritano di essere sostenuti. Abbiamo messo in evidenza come il commercio di animali online permetta a persone prive di scrupoli di utilizzare i cani per profitto, ignorando il loro benessere – continua il partito –. Un cane non è un oggetto, e non dovrebbe mai essere trattato come tale. La nostra battaglia è contro chi continua a comprare e vendere animali come beni di consumo. Il nostro obiettivo è bloccare questa commercializzazione per far sì che i cani possano essere ciò che devono essere: compagni di vita. Alle istituzioni non interessa risolvere questa problematica nonostante le molteplici richieste fatte e chiaramente tutte senza risposta: è ora di dire basta e farsi sentire!”.  

C.C.