Carlo Casini
Cronaca

Firenze, chiude lo storico pizzicagnolo Sieni. "Il vecchio alimentari non va più: per andare avanti serve l’aperitivo"

Dopo settant’anni di attività è costretto a tirare giù il bandone: a settembre festa di saluto per il quartiere. Addio anche al Caffeccetera di via di Soffiano: "Firenze giorno dopo giorno sta perdendo la sua identità"

Lorenzo Sieni (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Lorenzo Sieni (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 22 luglio 2024 – Cambia pelle il commercio della prima periferia d’Oltrarno. Quella fascia tra Isolotto e Monticelli residenziale e punteggiata da botteghe di vicinato si sta rapidamente gentrificando. Ha smosso il dibattito l’apertura di Starbucks: tra chi plaude per l’arrivo di una grande catena internazionale e chi la vede come un’ineluttabile perdita di fiorentinità. E ora arriva la notizia della chiusura di una delle botteghe più antiche e iconiche dell’Isolotto: l’alimentari – o per meglio dire, il pizzicagnolo – Sieni di piazza dei Tigli. "Aprì mio babbo il 2 gennaio ’55, l’anno prossimo avremmo festeggiato 70 anni – racconta rammaricato il titolare Lorenzo Sieni – Io lo gestisco da 32 anni. Questo è un piccolo fondo di 23 metri quadri, una tipologia di alimentari che sta andando a morire. Adesso le salumerie per andare avanti devono affiancare una produzione interna, come il pane o soprattutto la cucina e gli aperitivi. Volevo rinnovarlo anche mettendo un piccolo dehor fuori, come va adesso; avrei fatto dei lavori di ristrutturazione e adeguamento, la proprietaria inizialmente era d’accordo, ma suo figlio no, anche se mi sarei accollato tutte le spese".

"Perciò, con tanto dispiacere ho deciso di rendere le chiavi: è un’attività impegnativa e se non c’è un buon riscontro economico meglio guardarsi intorno – spiega il droghiere – Ho 55 anni, ho da lavorare ancora una decina d’anni, le mie figlie non sono interessate a proseguire e così mi riciclo nel settore, ma come sottoposto. Certo, in famiglia ci dispiace e a settembre vorremmo fare una festa di saluto al quartiere, magari in collaborazione con la galleria d’arte di mio fratello Virgilio qui in piazza".

Chiuso da qualche giorno anche il piccolo ma caratteristico Caffeccetera di via di Soffiano all’angolo con via Domenico Veneziano. Ma per chi chiude ce ne sono anche altri che riaprono, anche se in forma diversa. Proprio dall’altro lato del marciapiede ormai da un anno è chiuso il tatuatore. Sono iniziati i lavori anche all’ex forno-ristorante-pizzeria ‘Bontà Firenze’, chiuso nuovamente dopo essere stato aperto sotto le insegne ‘Margot’ e ‘Fabbrica del pane’, ma non è dato sapere cosa aprirà. Negozio di vicinato o arrivo di una grande catena?