MANUELA PLASTINA
Cronaca

Strade vittime di fango e degrado. I residenti insorgono: "Abbandonati"

Gli abitanti di alcune vie secondarie scrivono al Comune per denunciare un mancato intervento

Nella foto la frana di Via di Vicchio e Paterno, una delle strade sulla quale i residenti lamentano una scarsa manutenzione

Nella foto la frana di Via di Vicchio e Paterno, una delle strade sulla quale i residenti lamentano una scarsa manutenzione

"Ci hanno dimenticato nel degrado e nel fango". L’accorata lettera aperta firmata da un gruppo di cittadini frontisti e abitanti in via Molino di Vernalese, via di Vicchio e Paterno e via della Croce è un atto di accusa contro l’amministrazione, "rea" di averli lasciati da anni a se stessi. "L’aver scelto di vivere in strade di campagna è diventato motivo di paura che prima o poi possa accadere qualcosa di pericoloso ed irreversibile a danno nostro, dei nostri familiari e dei nostri mezzi di trasporto – lamenta Alessandra, che vive in una di queste strade -. Le nostre vie versano in condizioni vergognose".

Porta come esempio via Molino di Vernalese, da anni convertita in strada ad uso e manutenzione comunale. "Oltre a essere in pessimo stato – dice -, negli ultimi due mesi è stata alluvionata ben tre volte, a causa della tracimazione del Borro di Rimaggio". La pioggia di questo difficile inverno ha colpito duramente la zona, facendo uscire dal letto del borro acqua e fango.

"Ogni volta abbiamo avuto paura. Ogni volta abbiamo ricevuto in risposta solo silenzio – denuncia Alessandra -. Nessun intervento di ripristino strutturale, nessuna messa in sicurezza, solo parole o, peggio, il nulla". Sono stati gli stessi abitanti a rimboccarsi le maniche, a "spalare, deviare, a continuare ad arrangiarci e soprattutto a sperare che non accada qualcosa di irreparabile". Via Vicchio e Paterno da più di dieci anni è impraticabile "a causa di una frana: tutto il traffico è deviato su via Molino di Vernalese, che già di suo, versava in condizioni pericolose". E anche su questo "non c’è alcun progetto, come se questa parte del territorio fosse cancellata".

Le buche "sembrano crateri, l’erba, i rami, gli alberi sovrastano le strade da entrambi i lati, nessuna manutenzione e ogni volta che piove seriamente ci si chiede se sarà possibile tornare a casa". Ma la cosa più frustrante, lamentano i cittadini nella lettera aperta, "è il senso di abbandono, temendo che se ci fosse bisogno di un’ambulanza, i soccorsi avrebbero difficoltà ad arrivare da noi. Così come ogni volta che ci mettiamo in auto, rischiamo di rovinare i nostri mezzi e restare a piedi". Eppure "avere strade sicure e percorribili è un nostro diritto".