Firenze, 30 dicembre 2024 – “Cresceremo vostra figlia per voi, dandole quell’affetto che voi le avete dato come straordinari genitori”. Sono le strazianti parole di un cugino di Matteo Racheli, l’uomo morto a Firenze, nella sua casa di San Felice a Ema insieme alla compagna Margarida Alcione e al figlio Elio Racheli, 11 anni a causa di una fuga di monossido di carbonio che non ha lasciato scampo ai tre.
Si è salvata invece la figlioletta della coppia. La piccola è adesso fuori pericolo all’ospedale di Careggi. E ai funerali di Racheli e della compagna, che si sono svolti a Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, di dove l’uomo era originario, i parenti si sono stretti proprio intorno alla piccola, ancora ricoverata.
Un cugino di Matteo Racheli ha letto delle frasi dall’altare, come spiega il Giornale di Brescia, dicendosi disposto insieme al resto della famiglia a crescere la bambina. Nella tragica vicenda infatti colpisce al cuore la condizione della piccola, rimasta sola e senza più una famiglia. Molti i parenti e gli amici della coppia presenti alle esequie.
Sarà invece sepolto in Toscana il piccolo Elio, che Racheli ha avuto dalla prima moglie, quest’ultima appunto residente a Firenze. Racheli era figlio di Edoardo Racheli, titolare della ditta Mec Gor, conosciuta in Lombardia. Profondo lo sgomento anche del sacerdote che ha celebrato la Messa, don Pietro Minelli, che dall’altare ha parlato di una comunità profondamente colpita da questo lutto. La bambina intanto migliora giorno per giorno. Tutore legale della piccola è attualmente il primario dell’anestesia e rianimazione del Meyer.