REDAZIONE FIRENZE

Stragi naziste, il tribunale di Firenze condanna la Germania a risarcire i familiari delle vittime

“Crimini di guerra e contro l’umanità”. Il giudice Susanna Zanda: indennizzo di 50.000 euro a favore di Mirella Lotti per l’assassinio del padre Giuliano, trucidato nell’eccidio di Pratale

La targa per l'eccidio di Pratale

Firenze, 13 novembre 2023 – Con le motivazioni di ‘crimini di guerra’ e ‘crimine contro l'umanità’ il tribunale di Firenze ha condannato la Germania a risarcire i familiari eredi di vittime del Terzo Reich per crimini compiuti nel territorio italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il giudice Susanna Zanda ha fissato un indennizzo di 50.000 euro a favore di Mirella Lotti, 88 anni, per l'assassinio del padre Giuliano Lotti, trucidato insieme ad altre 11 persone nell’eccidio di Pratale, nella campagna tra San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa il 23 luglio 1944. Si tratta di un "crimine contro l'umanità”, scrive il giudice, lesivo di valori universali che trascendono gli interessi della singole comunità statali” e rispetto ai quali “non trova spazio alcuna immunità”.

Inoltre, sempre per fatti avvenuti nella stessa zona, il giudice ha stabilito una somma di 25.000 euro, rivalutata con gli interessi a partire dal 1945, ciascuno per Sergio e Katia Poneti, nipoti di Egidio Gimignani, che fu torturato e ucciso dai nazisti a Tavarnelle val di Pesa il 20 giugno 1944. La morte di Gimignani - scrive nella sentenza il giudice Susanna Zanda - rientra tra i "crimini di guerra, essendo emerso che la vittima primaria era un partigiano della brigata Faliero Pucci e venne ucciso per rappresaglia dopo che i partigiani uccisero un soldato tedesco”.