REDAZIONE FIRENZE

Strategie di sopravvivenza: "Dalla pizza fino ai mobili. Eliminiamo il superfluo"

Cinghia tirata e attenzione al risparmio, anche nelle piccole cose. E il libraio confessa: "Anche fra gli scaffali la gente cerca di spendere meno".

Tagliare le spese, farsi i conti in tasca, avere la necessità (o il desiderio) di acquistare qualcosa, ma fare un passo indietro. "Adesso non posso, forse dopo". Secondo un sondaggio di Federconsumatori Toscana, sono tanti i fiorentini preoccupati per la condizione delle proprie finanze e sul costo della vita. E così anche lo stile di comportamento cambia e qualcuno è costretto a rivoluzionare il proprio mondo. Come il 36enne Andrea Buffone che si è trovato ad affrontare una situazione scomoda. "Un anno fa sono tornato in casa con i miei genitori. Prima abitavo da solo. Ero in affitto, in centro a Firenze. Ho sacrificato la mia indipendenza. L’affitto, le bollette… non riuscivo a sostenere le spese". Andrea, però, non ha smesso di preoccuparsi, come se i soldi non fossero mai sufficienti. "Ho delle tecniche per risparmiare" ironizza. "Quando ho voglia di un drink, preferisco buttare giù una bibita. Una Coca-Cola costa meno".

C’è chi torna nella vecchia casa e chi, invece, compra un’abitazione, facendo però attenzione al costo della mobilia. Giovanni Duma convive con la sua ragazza. Entrambi lavorano, ma le spese sono troppe. "Abbiamo acquistato casa, ma cerchiamo di risparmiare sui mobili. Le bollette sono aumentate, quasi sessanta euro in più rispetto l’anno scorso. Per risparmiare non andiamo a mangiare fuori, preferiamo una pizza ad asporto. Ma anche il prezzo del cibo è aumentato". E poi il carburante, anche quello preoccupa. "Io ho il Gpl e, per lavoro, faccio centoventi chilometri ogni giorno. Sono preoccupato, ma non posso proprio risparmiare sulla macchina".

Andrea Bagni è un libraio e crede che le persone prestino più attenzione ai prezzi. "In libreria ho visto un atteggiamento più prudente. In generale, però, il lettore non rinuncia a leggere ciò che desidera". I desideri: ogni persona ne ha uno diverso, com’è giusto che sia. Tuttavia, in questo momento di crisi c’è un pensiero ricorrente: "Quale mia abitudine posso mettere in discussione?" Secondo Andrea: "Forse, adesso, ci stiamo accorgendo che possiamo fare a meno di molte cose. Io sono abbastanza sobrio nei consumi, tranne sulla qualità del cibo".

Vivere facendo attenzione a ogni piccola mossa non è semplice: tutti sono coinvolti, anche l’ultraottantenne Mario Scelfo che, per risparmiare sui regali, produce con le sue mani i doni per i suoi nipoti. "Io ne ho tre". Afferra il cellulare dalla tasca del giubbotto e mostra lo sfondo del suo telefono. "Lei è Virginia. Per Natale le ho costruito un ciondolo". Mario ha gli occhi lucidi. "Adesso vado a prendere un caffè. Anche se è aumentato il prezzo, costa 1,30, non posso non concedermelo".

Tornando ai cambiamenti degli stili di vita, secondo Gemma Brogi, lavoratrice e studentessa, i giovani non escono spesso. "Il mio gruppo passa molto tempo in casa. Non andiamo più al cinema e così accendiamo Netflix. Costa meno e insieme paghiamo l’abbonamento mensile. Preferisco spendere dall’estetista o per le visite mediche".

La commessa Martina Crisci afferma: "Io vorrei andare a vivere da sola, ma non posso. Non esco tanto, io e mia mamma adesso siamo preoccupate per le bollette… adesso ci arriveranno quelle con il tasso variabile".

Lavinia Beni