Giacomo
Cioni*
In dettaglio 187 versamenti, 2 comunicazioni e 3 adempimenti: un totale di 192 scadenze fiscali che abbiamo appena onorato. Sono 270 quelle che ci attendono in tutto il mese. Una giungla che non lascerà scampo alle imprese, chiamate all’ennesima prova di fedeltà e fiducia fiscali, in attesa di una semplificazione e di un taglio delle tasse sempre promessi e mai realizzati. Una maratona che sta mettendo a dura prova la tenuta delle imprese, in particolar modo di quelle piccole: certo, ogni imprenditore non dovrà onorare ciascuna delle 270 scadenze, ma la quota si farà sentire. Vero, tra i versamenti di ieri, 13 erano quelli sospesi dall’emergenza Covid, ma dove non ha potuto il fisco è intervenuta la burocrazia con una mole di adempimenti, spesso resi noti in zona Cesarini, che rende difficile poter sfruttare le concessioni fiscali. Un esempio? Il credito d’imposta per la sanificazione che avrebbe potuto essere compensato proprio ieri. Promesso fino ad un massimo del 60% delle spese sostenute è stato invece concesso, per mancanza di fondi, per il 15%. Ma oltre al danno anche la beffa: il codice da indicare per la compensazione è stato reso noto solo il 14 settembre, rendendo impossibile l’aggiornamento dei programmi di calcolo. A meno che non si voglia mettere ko l’economia fiorentina, occorre agire in fretta con taglio delle tasse, liquidità e semplificazione. Le imprese non possono più dare, avendo in cambio dallo Stato solo servizi in media insufficienti.
*Presidente CNA Metropolitana