L’inasprimento delle sanzioni previste dal codice della strada per chi guida oltre il limite del tasso alcolemico preoccupa il mondo del vino. Seppur il tasso, infatti, sia rimasto invariato a 0,5 mg, le sanzioni sono severe e oltre alla multa più salata, si passa al ritiro della patente e si arriva anche all’arresto. E se ancora è presto per tracciare un bilancio di eventuali ripercussioni sui consumi di vino, c’è davvero preoccupazione. Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vin Chianti, sottolinea proprio questo aspetto. "Se ci saranno ripercussioni sulle vendite lo vedremo fra 6-8 mesi. E’ un po’ presto, anche perché il ristorante e il distributore non comprano giorno giorno quello che gli serve". Il problema, però, è molto sentito.
"Tutti ne parlano – continua Busi - e lo si vede anche quando si va fuori, il problema è sentito. Tutti sono lì a dire di stare attenti perché si guida tutti e vedersi portar via la patente a uno che utilizza la macchina per lavoro è indubbiamente un sacrificio enorme. Viene messo a rischio lo stesso lavoro e questo dà molta preoccupazione". Busi prova però anche rabbia. "Rabbia perché si è arrivati a tutto questo per pochi sciocchi che che si ubriacano. E che continueranno in quanto non saranno certo le sanzioni a fermarli. Però ci vanno di mezzo tante persone, come quelle del nostro settore che vanno fuori a fare le serate che prevedono degustazioni con importatori, venditori o ristoratori. Quando usciamo non siamo certo ubriachi. Il nostro mestiere lo facciamo da anni, non si è mai visto un produttore che esce ubriaco, ma siamo preoccupati".
Uno dei ristoratori, Filippo Saporito, titolare della Leggenda dei Frati a Villa Bardini conferma che per il momento "non ho notato differenze ad oggi. Devo dire che abbiamo anche una clientela di media età alta, Forse dove ci sono più ragazzi e giovani ci sarà stata differenza". Ma c’è anche da dire che molti dei "nostri clienti si fanno portare in taxi". Per quanto riguarda Stefano Campatelli, direttore del Consorzio Vino Toscana "pensiamo che il nuovo codice della strada in realtà non abbia cambiato la norma più importante che tutti dovrebbero seguire: quella del buon senso. Occorre essere consapevoli di ciò che si fa e dei rischi che ci sono soprattutto nei confronti degli altri". Anche Campatelli spiega che "per quanto riguarda le vendite al momento non abbiamo riscontri dell’influenza del nuovo codice".