Strutture per anziani non autosufficienti, l’allarme della Cgil: “Posti quasi al completo”

“Nell’Asl Toscana centro risulta già impegnato il 97% delle quote sanitarie assegnate. Di fatto, significa che gli accessi ordinari avvengono solo sui posti che si liberano”

Una Rsa in una foto d'archivio

Una Rsa in una foto d'archivio

Firenze, 2 settembre 2024 – Cresce l’allarme riguardo ai pochissimi posti disponibili nelle strutture per anziani non più autosufficienti. La Cgil-Fp-Spi Firenze parla senza mezzi termini di “situazione di crescente difficoltà”. Del resto, i numeri parlano chiaro: “Nell’Asl Toscana centro risulta già impegnato il 97% delle quote sanitarie assegnate. Di fatto, significa che gli accessi ordinari avvengono solo sui posti che si liberano. Senza dimenticare che gli accessi nelle residenze per anziani con assegnazione della quota sanitaria avvengono in condizioni di salute di alta gravità". Pur in questo quadro emergenziale, le Rsa "vivono una trasformazione importante", segnata da "impegni crescenti di natura sanitaria".

Oltretutto, le strutture soffrono anche sul versante degli organici, "sia come numero di lavoratori, che come tipologia di professionisti presenti rispetto alle reali esigenze degli ospiti presenti nelle strutture", spiega sempre il sindacato. Che avverte: "Dobbiamo essere chiari: il mutamento della demografia del Paese e dei nostri territori richiede un ripensamento profondo dei servizi per le persone anziane, dagli interventi domiciliari alla residenze". Peccato però che la legge quadro nazionale sulla non autosufficienza, dopo l'approvazione, "sia letteralmente scomparsa dall'agenda e dalle iniziative del governo, mentre interventi e risorse regionali, per quanto fondamentali, non sono più adeguati ai nuovi bisogni di cure e assistenza. Occorrono quindi interventi straordinari urgenti insieme a una visione di prospettiva che parta dalle trasformazioni avvenute nella condizione della popolazione anziana".