REDAZIONE FIRENZE

Studentato bocciato. La battaglia in tribunale e i legami con l’oligarca

La società Alunno srl ha fatto ricorso contro il Comune sul regolamento che prevede il cambio di attività. Giallo sui veri proprietari della holding.

La battaglia al Tar dà ragione in parte alla società e in parte al Comune

La battaglia al Tar dà ragione in parte alla società e in parte al Comune

di Pietro Mecarozzi

Da studentato a ostello. Ma solo per pochi mesi di estate. Un cambio che sulla carta i regolamenti comunali prevedono, ma solo entro certi parametri. E per questo motivo, il Tar della Toscana, ha respinto (e in parte accolto) il ricorso della Alunno Firenze srl, società proprietaria degli studentati S4 Stay, in via Vincenzo Salvagnoli, e Il Santo, in piazza dell’Indipendenza, che chiedeva l’illegittimità in toto della norma. La materia del contendere è il provvedimento del Comune di Firenze con il quale è stato rigettato la richiesta di esercizio "dell’attività di ostello" nei due studentati per tre mesi estivi nel 2024.

Tutto si gioca su attuazione del Piano operativo e deposito delle Scia (Segnalazione certificata di inizio attività). Perché Palazzo Vecchio rigettando la richiesta spiega che con il piano approvato a marzo del 2023, i mesi di trasformazione sono passati da tre a due.

Il risultato? La sentenza respinge, accoglie e dichiara improcedibile il ricorso. Tradotto: respinge la parte con riferimento "alla natura dell’uso dell’ostello" che deve ritenersi "temporaneo e non stagionale (e dunque ripetuta negli anni, come rivendicato da Alunno srl ndr)", senza mutamento però della destinazione d’uso. Con tale decisione, il tribunale amministrativo accoglie quindi le richieste della società in merito al 2024, spiegando che la Scia presentata era di tipo commerciale e non prevedeva nessuna trasformazione dei luoghi, non intaccando quindi con il Piano operativo che, ai tempi, era ancora in fase transitoria, cioè adottato ma non approvato. Allo stesso tempo, i giudici sottolineano che nei prossimi anni il regolamento comunale è il vademecum da seguire alla lettera: i giorni a disposizione per diventare ostello sono 60 e non 90, e per ogni cambio ci sarà bisogno di ripresentare una nuova richiesta.

Zero a zero e palla al centro. Anche se dalla battaglia legale, le nuove norme comunali escono più forti, almeno per quanto riguarda i termini dello switch studentato/ostello. "La sentenza del Tar è una buona notizia per Firenze – commenta l’assessora all’urbanistica Caterina Biti –. Al di là degli aspetti strettamente tecnici si dimostra che l’amministrazione ha strumenti efficaci per tutelare la nostra città da un uso eccessivo delle funzioni turistiche. È stata confermata la legittimità del percorso che abbiamo intrapreso, nell’interesse di tutta la comunità. E continueremo a lavorare per garantire precise risposte a bisogni e desideri dei cittadini ma anche agli imprenditori su una questione importante come gli studentati"

L’Alunno srl è già salita agli onori della cronaca per i dubbi sulla proprietà. Secondo carte riservate dell’inchiesta Cyprus Confidential del consorzio internazionale dei giornalisti d’inchiesta Icij, la capogruppo della società fiorentina è la Alunno Ltd, holding con sede a Cipro. Dalle visure camerali non emergono i nomi degli azionisti, schermati da un fiduciario. Dai documenti ottenuti dall’Icij, disponibili nell’archivio dell’indagine che svela i tesori nascosti degli oligarchi russi a Cipro, a capo della società risulterebbero invece esserci due potenti oligarchi russi, Alexander Grigorievich Abramov e Alexander Vladimorovich Frolov, noti come i re dell’acciaio e molto vicini al presidente Putin.

"La Alunno Ltd di Nicosia risulta posseduta da una catena di tre società delle Isole Vergini Britanniche, che a loro volta fanno capo a due ’trust di natura riservata’, i cui beneficiari sarebbero i due oligarchi", si legge. Dalla primavera del 2022 i due miliardari sono stati colpiti dalle sanzioni britanniche, statunitensi e di altri Paesi occidentali, ma non sono entrati nella lista nera dell’Unione europe. Tra i consiglieri dell’azienda italiana c’è l’avvocato Urso Ugo Orsino, che contattato per avere informazioni in merito ha dichiarato: "Non posso rispondere, è confidenziale".