Uno studentato negli ex Macelli di Lastra a Signa. È il progetto messo in campo dall’amministrazione comunale per valorizzare l’immobile posto nell’omonima via, a pochi passi dalla stazione ferrovia di Lastra a Signa e da via di Rimaggio. "Crediamo che il nostro territorio abbia grandi potenzialità nell’ospitalità dei tanti studenti che gravitano intorno a Firenze – spiega il sindaco, Emanuele Caporaso – e che faticano ormai da anni a trovare alloggi in città. La stazione di Lastra a Signa è a 9 minuti da Rifredi e a 16 da Santa Maria Novella, può quindi essere veramente strategica per chiunque abbia bisogno di muoversi rapidamente da e per il capoluogo". Per contro, la presenza di studenti potrebbe contribuire a ravvivare la vita sociale e l’economia del territorio lastrigiano, dando nuova linfa a negozi, esercizi pubblici e attività aperte al pubblico. Da qui il progetto di uno studentato diffuso, che punta a creare i primi 18-20 posti proprio negli ex Macelli, per poi arrivate a 100-110 posti letto complessivi grazie ad altri immobili che sono ora in fase di individuazione.
"Per il recupero degli ex Macelli abbiamo due ipotesi – prosegue Caporaso – una con finanziamenti interamente pubblici e l’altra in sinergia col privato, ma a condizioni chiare: vogliamo che il prezzo degli alloggi resti basso e che non nascano formule accessibili soltanto a studenti ‘di lusso’". Sul piatto c’è anche l’opzione di realizzare il progetto con fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma in questo caso i lavori dovrebbero terminare (come prevede la normativa) entro il 2026: occorre dunque verificare se sia tecnicamente possibile. Ma cosa dovrebbe nascere nell’edificio? "Oltre agli alloggi per 18-20 studenti, prevediamo una serie di spazi per attività comuni – continua Caporaso – sfruttando l’ampio cortile interno che potrebbe essere coperto. La posizione sarebbe sicuramente strategica, non solo perché siamo a 100 metri dalla stazione, ma anche per la vicinanza col centro storico e con l’Antico Spedale di Sant’Antonio, che diventerà a breve un centro per corsi formativi ed eventi. Dagli ex Macelli è possibile poi raggiungere facilmente la mensa, la biblioteca e gli altri servizi del Centro sociale di via Togliatti. Infine, siamo da tempo impegnati per chiedere, in accordo con la Regione, che un numero maggiore di treni, fra quelli che oggi transitano da Lastra a Signa, possa fermarsi. Ugualmente importante è l’impegno per creare un percorso pedonale lungo la strada provinciale 72 e un collegamento con via di Sotto".
Gli ex Macelli di Lastra a Signa hanno una lunga storia, iniziata nel 1800 e proseguita fino anni ’80 del Novecento. In quest’ultimo periodo la macellazione di animali cessò e la funzione originaria venne dismessa, generando uno stato di sostanziale abbandono dell’immobile. Oggi, ormai da molti anni, l’edificio è utilizzato solo parzialmente dall’associazione La Racchetta (operativa nell’antincendio boschivo e nella protezione civile) per collocare alcuni mezzi e parte delle attrezzature. Gli ex Macelli sono prevalentemente articolati su un solo piano, con altezza variabile tra i 4 e i 5,80 metri. Fa eccezione la porzione un tempo occupata dagli uffici (sul fronte principale) che è invece a due piani. Nel centro del complesso si trova un’ampia corte quadrata scoperta di circa quattordici metri per lato per la quale, nelle varie ipotesi di progetto, è sempre prevista la copertura.