
L'Università di Firenze: il polo di Novoli
Firenze, 14 maggio 2018 - Tre militanti di Azione Universitaria sono stati aggrediti al polo universitario di scienze sociali di Novoli a Firenze. Uno di loro ha riportato la frattura dello sterno. Il gruppo di aggressori, secondo quanto denunciato da Azione Universitaria (formazione di studenti di destra) sarebbero alcuni giovani dei Collettivi universitari e gli aggressori dello studente ferito sono stati identificati dalla digos e saranno denunciati per lesioni.
Secondo quanto ricostruito, i militanti di Azione universitaria avevano allestito un banchetto nell'ambito di un'iniziativa di protesta contro lo sciopero dei docenti, quando sono stati avvicinati da un gruppo di ragazzi dei collettivi universitari. Ne è nata prima una lite verbale, sfociata poi in aggressione fisica. Il giovane rimasto ferito è stato colpito al volto e al torace. Dopo l'episodio si è presentato al pronto soccorso, dove gli è stata riscontrata la frattura dello sterno, giudicata guaribile in 20 giorni.
«Condanno nella maniera più netta l'aggressione portata oggi ai danni di alcuni giovani di Azione Universitaria che si trovavano fuori dai locali universitari presso il Polo delle Scienze sociali di Novoli e che ha richiamato l'intervento delle forze dell'ordine. Esprimo la mia vicinanza al giovane che ha riportato lesioni non lievi». Così in una nota diffusa in serata il rettore dell'Università di Firenze Luigi Dei. «La violenza fisica e verbale - aggiunge - deve essere respinta con fermezza e convinzione da parte di tutti coloro che credono nell'Università come luogo di confronto, anche schietto ma sempre rispettoso dei valori irrinunciabili della democrazia»
«Quanto accaduto oggi a Novoli è gravissimo - afferma il parlamentare di Fdi Giovanni Donzelli - il rettore garantisca la libertà negli spazi dell'Università oppure si dimetta». «Appena sarà insediato il nuovo Governo - aggiunge - interrogherò il nuovo ministro dell'Università sulla vicenda e sullo stato di emergenza nei nostri atenei. Non è accettabile che nel 2018 dei ragazzi di 20 anni non possano svolgere iniziative senza essere aggrediti».