
Il progetto vuole sviluppare pensiero critico e corretti stili di vita
Firenze, 5 marzo 2025 –Una tavola rotonda con il Consiglio regionale della Toscana per presentare proposte concrete di partecipazione studentesca e collaborazione tra le istituzioni scolastiche e sociosanitarie: è quella che si è tenuta ieri, 4 marzo 2025; un’iniziativa “per incrementare la consapevolezza e l’adozione di comportamenti funzionali al mantenimento della salute lungo tutto l’arco della vita”, spiegano dalla scuola Marco Polo di Firenze.
“Il sistema sanitario pubblico non è più sostenibile e quello privato sta avanzando a colpi di quote di mercato sempre crescenti – continuano dalla scuola – I cittadini meno abbienti rinunciano alle cure o a bisogni primari, spesso obbligati ad accedere alla sanità privata. Il nostro servizio sanitario universalistico, equo e accessibile rischia di scomparire. Non è un segreto che investire maggiormente in prevenzione consentirebbe di ridurre il numero di pazienti cronici e complessi e, quindi, anche la spesa sanitaria. È necessaria una inversione di tendenza, possibile soltanto se i giovani diventeranno consapevoli di questa triste realtà e se si mobiliteranno per sensibilizzare gli adulti verso uno sviluppo sostenibile che soddisfi sia le esigenze della generazione attuale che di quelle future”.
Un percorso che è iniziato già un anno fa: “A partire dalla primavera del 2024, l’Ats Oloshealth ha coinvolto gli studenti della classe 4D dell’Istituto tecnico per il Turismo Marco Polo di Firenze, supportati dalle professoresse Genny Carpinteri ed Elena Radicchi, e un gruppo di allievi del Tecnico e Liceo Russell-Newton di Scandicci seguiti dalle docenti Samantha Taruffi e Simonetta Santoni in laboratori di innovazione condotti con il metodo del Design thinking. “L’obiettivo era creare consapevolezza e pensiero critico relativamente alle possibili soluzioni per aumentare l’orientamento della popolazione verso stili di vita sani, vaccinazioni e screening – illustrano gli organizzatori –. Con la competenza e l’esperienza di Letizia Bocciardi, direttore esecutivo di Oloshealth ed esperta del metodo di pensiero creativo, gli studenti sono stati accompagnati all’acquisizione di nuovi strumenti per l’immaginazione, la creazione di nuove idee, il lavoro di gruppo e la realizzazione di soluzioni fuori dagli schemi”.
I risultati sono stati sorprendenti e hanno dato vita a nuovi modi per sensibilizzare la popolazione: “I ragazzi, che hanno dimostrato professionalità e competenza, hanno presentato alle Istituzioni che hanno partecipato al convegno - dall’Università di Firenze a Ispro, fino alla Regione Toscana - proposte concrete, fattibili e fruibili nell’immediato: campagne di comunicazione multi-channel con un particolare riferimento ai social network più utilizzati dagli adolescenti, come Instagram e Tik Tok, flash mob tematici, una possibile rivisitazione del fascicolo sanitario elettronico, una web app basata sulle dinamiche di tutoring e peer-to-peer finalizzata alla creazione di micro community che si prendono cura di altri giovani”. Le Istituzioni, riconoscendo il grande lavoro svolto dagli studenti, hanno aperto a incontri futuri di approfondimento e implementazione delle proposte, favorendo un ulteriore sviluppo di consapevolezza, sensibilità e partecipazione.
Il progetto Oloshealth, che è stato realizzato nelle due scuole nell’ambito dei percorsi di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), ha visto nel ruolo di protagonisti e di cittadini attivi studenti adolescenti che con curiosità e creatività si sono avvicinati ai temi della prevenzione e della promozione della salute, riconoscendo la pervasività delle nuove tecnologie e il rischio di dipendenza tecnologica, ma che si sono anche fatti portatori di un messaggio di prevenzione con i loro amici, parenti, conoscenti.
“Nell’epoca delle trappole mediatiche, delle fake news, dell’ansia da prestazione e dell’individualismo, un gruppo di giovani studenti ha colto l’importanza del pensiero critico, fornendo un interessante stimolo ad una riflessione collettiva su benessere e salute, che dovrebbe ripartire dalla base della società, dalla scuola, troppo spesso citata solo per la mancanza di risorse, il bullismo e la fatiscenza degli spazi, e che dovrebbe invece tornare ad essere luogo primario di educazione, formazione/informazione e perché no anche centro nevralgico della prevenzione orientata alla ‘Onehealth’, una salute a tutto tondo, che migliori lo stato cognitivo, sensoriale, emotivo, comportamentale e sociale dei giovani cittadini del futuro”, concludono dal Marco Polo.
C.C.