MATILDE GRAVILI
Cronaca

Gli studenti no green pass scendono in piazza per una lezione all'aperto

Filosofia, statistica, letteratura. Tre ore di insegnamenti in Santissima Annunziata per protestare contro la misura. Il professor Villoresi: «Abbiate il coraggio di difendere le vostre idee»

Un momento della lezione all'aperto (New Press Photo)

Un momento della lezione all'aperto (New Press Photo)

Firenze, 18 ottobre 2021 - Quaderni alla mano per prendere appunti, tre professori diversi che si alternano per lezioni di letteratura, filosofia e statistica, un centinaio di studenti ad ascoltarli. Sembrerebbe una mattina universitaria normale all'inizio dell'anno accademico, se non fosse per gli autobus che passano, le bici che sfrecciano e i passanti che si fermano incuriositi in piazza Santissima Annunziata, luogo in cui, questa mattina, un centinaio di studenti senza Green pass si sono seduti sulle gradinate per seguire gli insegnamenti dei professori espulsi o sospesi dagli atenei perché anche loro senza certificato.

A organizzare l'evento, la rete degli studenti contro il Green pass che, da alcune settimane, ha lanciato l'iniziativa sui loro canali social.

In piazza, non solo universitari, ma persone di tutte le età e professioni. Molti, fra una lezione e l'altra, intervengono dicendo che anche loro hanno perso il lavoro o sono stati sospesi perché sprovvisti di Green pass.

Il primo insegnamento è di lettere: Marco Villoresi tiene la lezione La favola parla di te: l'uomo e il virus nella letteratura. Il professore, partendo da La Peste di Albert Camus, citando Lucrezio e Papa Francesco, ha parlato di come la società, nel corso dei secoli, abbia reagito alle pandemie e del rapporto che l'uomo ha con la morte: «Parlando delle pandemie del passato, che cosa ci dicono gli autori? – chiede alla piazza il professore - Tucidide ci racconta di templi dove c'erano accatastati i cadaveri, strade in cui non si riusciva a passare se non saltando i cadaveri. Boccaccio ci dice che a Firenze, tra il marzo e l'ottobre del '48, muoiono circa 100.000 persone: la mortalità si aggira intorno al 30-40%. Manzoni racconta che a Milano muoiono circa 200.000. La letalità delle pandemie, in quei tempi, si aggirava sull' 80%, moriva 1 persona su 5».

Il professore continua la sua lezione, paragonando i dati del Covid a quelli della peste: «Con il Covid, il dato della mortalità grezza, in un anno e mezzo, è di 2 toscani ogni 1000. La letalità è del 2-3%. Ogni morto , in ogni caso, è una persona che va onorata e rispettata. Con questi dati vogliamo dire che il virus non c'è? Lasciamo agli imbecilli questo pensiero. Nell'atene del 400 a.C e a firenze del 1348, nessuno si sarebbe fermato perché due persone di una certa età ogni mille sarebbero morte. Questo non vuol dire che quello che abbiamo vissuto non sia un'umana tragedia, significa pensare che il nostro rapporto con la morte sia paradossalmente diverso dal loro».

Il professore ha poi esortato gli studenti a difendere le proprie idee, senza farsi intimorire da niente e da nessuno: «Non abbiate mai paura di avere le vostre idee e di manifestarle, se queste cose che pensate le ritenete giuste. E non abbiate mai paura di passare dalle parole all'atto: nonostante io sia stato allontanato e abbia perso lo stipendio, vi posso assicurare che farlo è terapeutico».

Dalla piazza parte più di un minuto di applausi, gli studenti sono quasi commossi dall'intervento: «Ieri sera mi sono trovata a preparare lo zaino, metterci un quaderno, prepararmi il pranzo – spiega Rebecca Pollastri, studentessa di Psicologia - Chiuso lo zaino, ho sentito l'emozione di tornare a lezione. Spero che il green pass venga tolto, mi sembra una misura discriminatoria».

«Oggi sarebbe stato il mio primo giorno di lezione – spiega invece Sandra Quagli, studentessa di scienze motorie al terzo anno – e oggi pomeriggio seguirò una lezione a distanza. Per gli esami non lo so, il mio professore mi ha consigliato di provare ad andare in presenza e vedere cosa succede. Questa lezione è stata davvero bella, vedere così tanti giovani mi ha impressionata e seguire lezioni di altre materie è stato molto interessante». Intanto, dall'altra parte della piazza, gli studenti di Lettere e Filosofia festeggiano la loro laurea e sembra quasi fatto apposta: due spaccati ossimorici che mostrano le differenze fra chi ha e chi non ha il Green pass.