REDAZIONE FIRENZE

Suore di clausura, rischio sfratto

Gli abitanti 'accorrono' al convento per evitare il trasloco

Suore (foto archivio)

Marradi (Firenze), 11 gennaio 2020 - Nel monastero della Santissima Annunziata delle domenicane di clausura di Marradi ( Firenze) sono rimaste in quattro, tre suore tra le quali una molto anziana e una novizia, tutte comunque intenzionate a non lasciare la loro casa. Con loro una parte degli abitanti di Marradi, tra cui Paolo Bassetti, ex sindaco, e anche cugino del presidente della Cei (il cardinale Gualtiero Bassetti), tra le persone che ieri sono accorse al convento "per evitare un trasloco forzato delle religiose".Fra l'altro il cardinale Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia è nativo di Marradi.  

È infatti accaduto, come riportano alcuni siti e conferma Bassetti, che dopo un tentativo a dicembre scorso, nella giornata di ieri al convento si siano presentati, senza alcun preavviso, in tre, tra cui due suore, con l'obiettivo di convincere le monache a lasciare il convento. Le religiose non hanno aperto a nessuno e alcuni abitanti da loro avvertiti si sono recati a sostenerle, nel caso ce ne fosse stato bisogno. "Da tempo - spiega Bassetti che ieri è arrivato al convento quando i tre visitatori si erano già allontanati - ci stiamo adoperando per evitare che le suore debbano lasciare il monastero come vorrebbe il loro ordine da Roma. A tal fine eravamo anche riusciti ad aggregarlo al monastero domenicano di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, ma quell'affiliazione, concessa a dicembre 2018, è stata poi revocata il 21 maggio scorso senza che fosse mai effettiva".

"Se dovessero ritornare di nuovo alla carica non farebbero una gran figura - spiega sempre Bassetti -. Ma poi che noia danno le nostre suore? Si mantengono da sole, con le loro pensioni e non chiedono nulla, riescono a far concelebrare la messa e sono sempre disponibili. Noi vogliamo che rimangano nel convento che fra l'altro ci 'appartiene': furono le famiglie locali a farlo costruire 400 anni fa. E comunque vada c'è la necessità di trovare una soluzione condivisa".

Sulla vicenda si esprime il Comune con una nota diffusa sabato sera: "Abbiamo seguito da vicino e in rispettoso silenzio, fino a questo momento, la situazione delle tre religiose di Marradi, per evitare di creare interferenze in rapporti che sono regolati da altra istituzione. Si tratta tuttavia di una situazione che coinvolge la nostra comunità, anche con qualche apprensione. Apprese le difficoltà tuttora persistenti, come Amministrazione comunale, e in accordo con la capogruppo dell'opposizione, ci facciamo parte attiva nell'ascoltare tutti, se c'è la disponibilità, cercando di trovare una soluzione che coniughi la tutela della dignità delle suore marradesi e il rispetto della autonomia della Chiesa in quanto istituzione".