ROSSELLA CONTE
Cronaca

Svastica sulla Loggia dei Lanzi: rimozione in tempi record

Schmidt: "Nazismo e razzismo sono nemici dell'umanità e dell'arte e vanno combattuti con ogni mezzo, sempre"

Firenze, Loggia dei Lanzi. Al lavoro per cancellare la svastica

Firenze, 24 settembre 2019 -  E’ a lavoro dalle 13 l’equipe che si preoccuperà di rimuovere la svastica incisa sul basamento della statua dedicata a Thusnelda, una prigioniera barbara moglie di Arminio che fa parte del complesso di sculture ospitato sotto la Loggia dei Lanzi, in piazza della Signoria. Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi, dopo la denuncia de La Nazione ha organizzato l’intervento di ripulitura in tempi record. Entro domani pomeriggio tutto sarà come nuovo. «L'imbrattamento del basamento di una scultura della Loggia dei Lanzi - non usa mezzi termini Schmidt - con una svastica è un gesto abominevole che condanniamo con il massimo del disprezzo che ci è possibile. Oggi stesso inizieranno i lavori per cancellare questo simbolo d'odio; ho già provveduto a stilare personalmente un esposto ai Carabinieri contro gli autori di questo sfregio, oltre, ovviamente, ad aver dato mandato di revisionare i filmati delle videocamere di sorveglianza per individuarli. Nazismo e razzismo sono nemici dell'umanità e dell'arte e vanno combattuti con ogni mezzo, sempre».

A scoprire l’incisione, una guida turistica di Gerusalemme, la 33enne Lee Teperberg, da tre anni a Firenze. Era con una coppia di clienti e gli stava mostrando alcuni dei capolavori più invidiati al mondo quando si è resa conto dello sfregio. Un simbolo che le ricorda da vicino quanto successo alla sua famiglia deportata dall’Ungheria ai campi di concentramento di Auschwitz: qui persero la vita quasi tutti i suoi cari. Solo la nonna riuscì a sopravvivere e mise così al mondo la mamma di Lee. «Sono rimasta indignata di trovare una cosa del genere in uno dei luoghi più famosi al mondo – si sfoga Lee Teperberg -. Non nego che quando ho visto quel simbolo ho provato paura. Ringrazio tutti per l’intervento. Sono felice» commenta inviando a La Nazione una foto del team inviato dalla Galleria degli Uffizi a lavoro per rimuovere l’incisione.

«È un fatto molto grave, che arriva pochi giorni dopo quello che già abbiamo visto al museo Novecento - commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Questi gesti non sono tollerabili, per fortuna abbiamo una videosorveglianza molto capillare su tutte le zone: utilizzeremo le registrazioni video per capire se ci sono condizioni per fornire alle forze dell'ordine e alle autorità giudiziarie degli elementi utili alle indagini per individuare i responsabili». Per Nardella, «qui non si tratta di bravate, si tratta di gesti gravi che non sono ammissibili nella mia città. Firenze è città medaglia d'oro alla Resistenza, ha vissuto sulla propria pelle l'oppressione nazi-fascista: queste cose non si tollerano».

E pensare che solo due settimane fa è stata denunciata la presenza sempre di una svastica disegnata sui gradini di accesso al Museo Novecento, nei pressi della lapide che ricorda le deportazioni nazifasciste. «Non può mai essere incosciente e quindi tollerato l'uso di simboli come questi, ovunque essi siano collocati e ancor più in luoghi che ricordano la sofferenza e il dolore di tante vittime innocenti, perseguitate da una dittatura infame come quella nazifascista», ha commentato il direttore artistico del Museo Novecento, Sergio Risaliti