Prosperius non è in vendita, e la famiglia Bigazzi, proprietaria della struttura sanitaria, chiarisce che non è alla ricerca di un acquirente e che anzi, il percorso avviato è di consolidamento di quella che è un’eccellenza fiorentina. "Restiamo aperti a ipotesi di partnership, qualora dovessero presentarsi - fa presente la proprietà - ma solo in un’ottica di ulteriore sviluppo e crescita". Smentite quindi le voci di una prossima cessione, nonostante gli interessamenti avanzati in passato da soggetti pronti a rilevare Prosperius e Villa Cherubini, ovvero un gruppo privato romano che opera fuori regione e un altro presente a Firenze. "Abbiamo avviato una complessa fase di riorganizzazione, che stiamo affrontando con il supporto di un team di consulenti qualificati, con l’obiettivo di recuperare efficienza e riequilibrio economico entro la fine del 2024", sottolineano i proprietari della struttura di via San Domenico, che conta un centinaio di dipendenti. "La nostra volontà resta sempre la stessa: continuare a garantire gli altissimi livelli di eccellenza sanitaria per i quali ci distinguiamo da sempre", affermano.
La riorganizzazione comporterà "cambiamenti, anche di abitudini e di modalità operative, e prevede numerose attività, alcune delle quali riguarderanno il personale". Nel frattempo, le attività di Prosperius, che offre servizi che vanno dalla diagnostica alla chirurgia, dalla degenza alla riabilitazione, vanno avanti con regolarità. "Ai nostri dipendenti, al personale amministrativo e sanitario, agli infermieri e ai medici, agli specialisti e ai chirurghi diciamo con chiarezza: voi siete la nostra forza e il nostro orgoglio, nessuno resterà indietro e i nostri impegni saranno sempre rispettati. Ne va dell’onore di una storia lunga 50 anni", conclude la direzione aziendale ringraziando tutti coloro che "ogni giorno contribuiscono a svolgere con passione e correttezza il proprio impegno" e sottolineando che "nessuna risorsa a tempo indeterminato ha perso il proprio impiego".
Non sono invece stati rinnovati i rapporti a tempo determinato giunti in scadenza. Proprio per i "tagli al personale e i turni massacranti", per il "rischio di attivazione di ammortizzatori sociali e la presenza di criticità su condizioni di lavoro e servizi offerti", Fp, Filcams, e Nidil Cgil, già a dicembre hanno aperto lo stato di agitazione, organizzando poi un presidio davanti all’ingresso della struttura e inviando una lettera a ispettorato del lavoro, Asl e Regione Toscana.
La direzione aziendale di Prosperius ieri ha incontrato l’Asl, nei prossimi giorni sarà il turno della Regione in un piano già avviato di incontri con tutti gli interlocutori e le istituzioni. Per il 30 gennaio ha invece fissato un incontro con i sindacati. "Stiamo valutando se presentarci", spiega Alessia Bandinelli, della Fp Cgil. "Il nostro auspicio è infatti quello di essere convocati al tavolo in Regione, in modo che tutti i soggetti ai quali ci siamo rivolti siano presenti, non solo l’azienda".
Monica Pieraccini