ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Tac e risonanze raddoppiate. Ora stop agli esami inutili: arrivano le nuove regole

La Regione sta lavorando a una delibera per l’appropriatezza che dovrebbe far risparmiare milioni e dare benefici sulle liste d’attesa .

Tac e risonanze raddoppiate  Ora stop agli esami inutili  Arrivano le nuove regole

Tac e risonanze raddoppiate Ora stop agli esami inutili Arrivano le nuove regole

di Ilaria Ulivelli

Dopo l’esplosione nel 2022, il boom di richieste di visite ed esami di diagnostica per immagini prosegue con ritmi incontenibili anche nella prima parte del 2023. In queste condizioni diventa impossibile per un sistema sanitario regionale sempre più povero di risorse e di personale far fronte alla mole impressionante di richieste rispettando i tempi. E le liste d’attesa si allungano.

Anche nei territori dell’Asl Toscana centro la domanda di tac e risonanze magnetiche è quasi raddoppiata dal 2019. Le richieste di tac sono passate da 104.311 nel 2019 a 158.331 nel 2022, con un incremento del 51,8% (rispetto al dato regionale del +48,19%) e quelle di risonanza da 110.120 a 171.758, con un aumento del 56% (sostanzialmente in linea col dato regionale del +56,25%).

In questo quadro l’assessorato regionale alla salute sta provando a intervenire con una cura da cavallo. Con cinque delibere si tenta di prendere il toro per le corna affrontando i problemi della domanda e dell’offerta. Già passati gli atti con cui si sbloccano le liste chiuse e si interviene sulle pre liste; con cui si è previsto un manager per ogni azienda sanitaria e ospedaliero universitaria che si occupi delle liste d’attesa; con cui sono stati destinati 23 milioni per pagare straordinari ai medici in attività aggiuntiva e ai privati per ampliare l’offerta di prestazioni. I risultati ancora sono modesti.

Ora ci si prepara alla riorganizzazione del Cup con potenziamento delle prenotazioni online. E la prossima delibera in rampa di lancio è dedicata all’appropriatezza delle richieste, tema caro anche al ministro della salute, Orazio Schillaci, il quale ripete spesso che almeno un terzo degli esami di diagnostica per immagini si potrebbe evitare.

Così la Toscana darà stringenti linee guida che le aziende sanitarie dovranno fare applicare: sebbene si tratti di consigli prescrittivi e non di obblighi hanno un enorme peso sulla spesa sanitaria. Si calcola che eliminando solamente gli esami considerati inutili di risonanza magnetica muscololoscheletrica agli anziani si potrebbero risparmiare due milioni di euro nell’Asl Toscana centro. Moltiplicando i numeri i calcoli sono presto fatti.

La delibera dunque indica i comportamenti virtuosi che potrebbero incidere in modo significativi sui tempi d’attesa e sui costi. Responsabilizzando i medici di famiglia, ma anche gli specialisti, che dovranno prendere in carico i pazienti, senza rinviarli al dottore di base per la prescrizione di ulteriori visite ed esami.

E’ troppo alto infatti il numero di prime visite effettuate dallo stesso paziente nella solita branca specialistica nel corso di un anno: sintomo che non funziona il meccanismo. Un circolo vizioso che fa inceppare lo scorrimento delle attese. A una prima visita dovrebnbero seguire i controlli, se questo non avviene c’è un errore di funzionamento.

Così come si è innalzato a dismisura il numero di richieste per accertamenti diagnostici in classe B (urgenze differibili) che dovrebbero ricevere risposta entro dieci giorni: sono troppi e con questi volumi diventa impossibile dar seguito entro i termini stabiliti.

Importante anche l’impegno dei medici nell’inserire il codice del quesito diagnostico per evitare che il paziente venga inviato per effettuare la prestazione richiesta a un centro che non può erogarla, con conseguente rimbalzo del cittadino di nuovo dal medico di famiglia per una nuova richiesta.