Per un taglio boschivo effettuato in parte abusivamente e in parte in modo difforme dalla normativa in vigore, sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 20mila euro. I militari della stazione carabinieri forestale di Empoli, nell’ambito dei controlli sulla regolarità dei tagli boschivi, hanno eseguito un accertamento su un cantiere nel Comune di Gambassi Terme e ricostruito l’accaduto anche se la legna era già stata portata via.
La dichiarazione di taglio prevedeva un intervento di diradamento di una fustaia coetaneiforme di cerro che – è stato ricostruito – sarebbe stato eseguito in difformità sostanziale. I forestali hanno riscontrato anche lo sconfinamento su una particella non autorizzata, di un altro proprietario, che ha presentato denuncia di furto. L’intervento ha interessato una superficie complessiva di 5700 metri quadrati circa (di cui 4000 sulle particelle in dichiarazione e 1700 sulla particella non autorizzata). Al momento del controllo le piante abbattute e depezzate erano già state tolte dall’area d’intervento e tutta la legna accatastata all’imposto non era più presente.
I militari hanno eseguito delle aree di saggio per determinare il numero di piante abbattute in violazione delle norme. Dalla dichiarazione presentata alla Città Metropolitana, l’intervento doveva essere un diradamento della fustaia (prelievo di un massimo del 30 % delle piante in piedi). Dalle aree di saggio è emerso che sulla superficie oggetto d’intervento autorizzato erano state abbattute – si apprende – 245 piante in più rispetto a quanto previsto dalla dichiarazione, mentre sulla superficie tagliata, della particella non autorizzata, erano state abbattute 125 piante in più rispetto a quanto autorizzabile in base al regolamento forestale della Regione Toscana.
Dalle verifiche condotte dagli inquirenti è emerso che non risulta agli atti alcun contratto tra la proprietà e la ditta boschiva. I militari hanno quindi segnalato all’autorità giudiziaria la ditta esecutrice del taglio autorizzato non conforme e non autorizzato, per aver eseguito lavori su beni paesaggistici in difformità sostanziale, illecito sanzionato dal testo unico sull’edilizia e per furto. Anche la proprietaria è stata segnalata all’autorità giudiziaria per i lavori eseguiti, in difformità sostanziale, su beni paesaggistici. Da qui oltre 20mila euro di sanzioni per violazione del regolamento forestale regionale.