"Taglio di 400 medici? La mazzata finale"

FIRENZE "L’ipotesi di un’ulteriore riduzione del numero di medici in Toscana sarebbe la mazzata finale per una sanità in situazione già...

"L’ipotesi di un’ulteriore riduzione del numero di medici in Toscana sarebbe la mazzata finale per una sanità in situazione già molto critica anche per la carenza di personale". L’Ordine dei Medici di Firenze lancia l’allarme e chiede un immediato confronto tra la Regione e i professionisti sanitari. I tagli decisi a livello nazionale con il blocco parziale del turnover per tre anni, denuncia il presidente dell’Ordine fiorentino Pietro Dattolo, e l’ipotesi di riduzione di 400 medici solo in Toscana rischiano di mettere in ginocchio il sistema sanitario regionale. Pur "capendo che Regione e Asl toscane debbano far quadrare i conti a causa della progressiva riduzione di finanziamenti statali in una situazione ormai ai limiti della sostenibilità", da anni, dice Dattolo, "è in atto uno smantellamento del sistema sanitario nazionale: che sta favorendo di fatto una privatizzazione del servizio e che contrasta con i principi previsti dalla nostra Costituzione".

La sanità pubblica non va tagliata ma rafforzata "partendo dall’abolizione del tetto di spesa deciso nel 2004 dal governo nazionale". Un confronto tra Regione e medici, dice ancora Dattolo, "non è più rimandabile. Come Ordine siamo pronti a collaborare come sempre fatto, convinti che la sanità sia prima di tutto un servizio che ha al centro le persone: i pazienti, i medici, gli infermieri e tutte le altre professioni sanitarie". Ribadiscono la necessità di tutelare la sanità pubblica anche i consiglieri regionale di Lega e Fdi: Andrea Ulmi, Giovanni Galli e Diego Petrucci chiedono rassicurazioni all’assessore Bezzini, mentre Irene Galletti (M5S) suggerisce di usare "altri risparmi prima di alzare l’Irpef e tagliare il personale" come "tutti i contributi generosamente erogati a varie fondazioni e altre realtà simili che, tutto sommato, non ne avrebbero necessità".

Manuela Plastina