"Una storia d’amore che dura tre minuti: il tempo di una canzone". Il tango non è solo un ballo, ma una passione, l’espressione del corpo che cerca empatia e racconta emozioni. Ad amarlo sono migliaia anche a Firenze e numerose le scuole che insegnano questo ballo che nasce dalla cultura popolare di Buenos Aires ai primi del ’900 per diffondersi poi in tutto il mondo.
Per chi vuole avvicinarsi a questo universo così seducente arriva il nuovo libro di Giuliano Scarpati, titolare insieme a Michela Laureti dell’Arthur Murray di Firenze, dal titolo “Noi siamo il tango. Diciotto insegnamenti del ballo che unisce le persone“, edizione Bookabook. Il volume sarà presentano mercoledì prossimo alle 18,30 alla Giunti Odeon, con tanto di esibizione di tango. Insieme all’autore ci sarà la giornalista Francesca Romeo.
Scarpati, per chi è questo libro?
"Il precedente era per chi voleva fare il primo passo. Questo per chi ha già conosce qualcosa e vuole esplorare questo mondo".
E cosa si scopre, cos’è il tango?
"La donna scopre una parte della sua femminilità, libera di esprimerla. L’uomo mostra la sua forza interiore, è colui che guida. Ma nessuno dei due è passivo, anche se ognuno ha il proprio ruolo. Essere il leader nel tango non vuol dire essere autoritario. Si impara quindi ad entrare in empatia col partner e con le persone in generale. E sappiamo quanto oggi ce ne sia bisogno. Il ballo unisce sempre".
Tutti possono ballare il tango?
"Ci sono molti stereotipi. Col tango pensiamo subito a donne more in abiti seducenti. In realtà se andiamo a Buenos Aires vediamo persone di tutti i tipi che ballano e che sono bellissime a prescindere. Non ci sono limitazioni di età né fisiche, basti dire che esiste la tangoterapia".
Lei è nato in Colombia, ma dal Duemila è in Italia.
"Sì, e da 21 anni abbiamo con Michela l’Arthur Murray a Firenze, scuola nata a New York all’inizio del Novecento, portando il ballo a tutti".
Olga Mugnaini