Dietro una cifra con un numero di riferimento e un importo economico nella lista di "Adotta una bolletta" ci sono storie di vita, di difficoltà temporanee o permanenti, ma soprattutto di umanità e dignità. L’ultra 90enne Giancarlo arriva a fatica a fine mese con la sua pensione minima e una casa in affitto che avrebbe bisogno di cure. Ogni volta che nella buca della posta arriva una bolletta, per lui è un’angoscia. Margherita è uscita da una storia tossica: ha trovato un lavoretto e un nuovo appartamento dove stare col figlio, ma pagare le utenze non è sempre possibile. Miriam, operatrice sanitaria, a marzo è riuscita a ottenere un contratto a tempo indeterminato, ma ora si trova a fare i conti con gli arretrati di spese sanitarie del figlio che prima non riusciva a pagare e deve coprirli. Nadine ha ricevuto una bolletta di luce e gas che, per una mancanza di chiarezza dopo l’adeguamento dei prezzi, è diventata troppo onerosa per chi come lei vive con delle amiche e sistema gli appartamenti in affitto per brevi periodi. Yamir, a Firenze da 30 anni, non ha mai chiesto aiuto a nessuno. Ma ora deve operarsi, ha poche forze per lavorare come prima e anche la bolletta da 80 euro per la sua famiglia è diventata troppo cara. Col suo stipendio, la figlia di Angela fatica a mantenere anche la madre: è costretta a chiedere rateizzazioni sui piani di rientro delle utenze; ha 14 bollette da pagare da 28 euro. Storie quotidiane che chiedono solo un po’ di comprensione e un dono che arriva sulle ali di una bolletta pagata. Man.Pl.
CronacaTanti in difficoltà. Dal novantenne a chi deve operarsi