REDAZIONE FIRENZE

Tanto gentile e tanto onesta... pare. Piazza della Signoria si racconta

Messaggi più o meno nascosti di una tra le più belle piazze d’Italia e probabilmente del mondo. CLASSE V A PRIMARIA DIAZ.

Tanto gentile e tanto onesta... pare. Piazza della Signoria si racconta

Inizieremo con una semplice domanda: avete mai osservato Piazza Signoria? Come vi sembra? Sicuramente un turista risponderebbe che la trova: bella, affascinante, carina… Ma ne siamo proprio sicuri? In effetti le statue della Piazza sotto il loro aspetto piacevole nascondono storie minacciose ed imprevedibili. Una di queste riguarda la Fontana di Poseidone. Il dio guarda l’entrata del Palazzo per comunicare chi è che comanda e se chi arriva ha cattive intenzioni potrà venir sommerso dall’acqua dell’Arno. Accanto alla fontana c’è la statua di Giuditta. La storia racconta di una ragazzina che viveva in un villaggio che un re babilonese voleva distruggere. Giuditta era disperata ma una notte Dio le disse: "Domattina andrai a sconfiggere Oloferne, fidati, ce la farai!" La mattina dopo, si recò, sola e indifesa, da Oloferne. Si buttò ai suoi piedi e disse: "Ti prego salva la mia gente e prendi me!" Oloferne pensò che fosse molto bella e accettò. La ragazza iniziò a ballare e mentre lei ballava Oloferne bevve litri e litri di vino poi si addormentò. Giuditta prese così la spada e gli tagliò la testa. A sinistra del portone c’è la statua del David. La sua storia narra che un giorno il pastorello David sognò Dio che gli disse di uccidere il gigante Golia. Giovane e indifeso David si armò di fionda e sassolini. Golia invece arrivò con due spade. David non si spaventò, caricò la fionda e tirò il sasso proprio in mezzo agli occhi di Golia. Il gigante svenne e David lo uccise con le spade. Alla destra del portone troviamo altri due personaggi particolari: un eroe e un gigante. Per compiere la XII fatica Apollo chiese ad Ercole di sacrificargli 20 mucche. Ercole trovò la mandria poi si fermò per un riposino. Il gigante Caco lì vicino pensò di sfamarsi con le mucche di Apollo. Ercole se ne accorse in extremis e gli chiese di restituire le mucche divine. Caco si mise a ridere, così Ercole senza perdere troppo tempo prese la mazza e con un bel colpo piantò Caco nel terreno, proprio come un chiodo. Le statue della piazza continuano nella loggia dei Lanzi. Tra esse vi è quella di Perseo che tiene in mano la testa tagliata di Medusa. Chi non conosce la sua storia? Anch’essa rientra nella logica dei messaggi non verbali: niente è lì per caso. Ricapitolando: chi arriva a Firenze con cattive intenzioni rischia di venir travolto dall’acqua dell’Arno, ucciso con le proprie armi, ricevere una fiondata in testa, venir piantato per terra o pietrificato all’istante. Ora: vi sembra una Piazza da sottovalutare?