Firenze, 18 novembre 2024 – Braccio di ferro dinanzi al Tar per il cantiere sponsorizzato nel cuore della città d’arte. Da una parte Palazzo Vecchio, che difende i luoghi storici dal “business” della réclame legata ai grandi restauri di palazzi privati; dall’altra Vivenda, colosso del settore che fa dei lavori “griffati” il proprio core business.
Ed è proprio Vivenda, che secondo rumors economici sta per sbarcare in Borsa, che si è rivolta al Tar per annullare la delibera che di fatto blocca un cantiere al civico 1 di piazza della Signoria.
A fianco della loggia dei Lanzi, prima che inizi via Vacchereccia, c’è infatti un palazzo con vista mozzafiato, in parte già dedicato agli affitti brevi. Fin qui niente di strano se non fosse che per un intervento di natura edilizia programmato in quell’immobile, sia stato richiesto l’intervento di Vivenda, società che, tramite la pubblicità di grandi spazi esterni, contribuisce, si legge sul loro sito, “alla conservazione del patrimonio artistico e culturale del Paese perché supportano economicamente il restauro di edifici di pregio”.
Vivenda, si apprende ancora, cura “tutta la filiera necessaria all’installazione pubblicitaria: dalle pratiche per l’ottenimento delle autorizzazioni, fino alla produzione, stampa e montaggio dell’out of home e alla realizzazione di materiali multimediali professionali che le aziende possono utilizzare per promuovere le proprie installazioni”.
Ma il lavoro in piazza della Signoria 1 si è inceppato, lo scorso luglio, alla vigilia dell’inizio dei lavori, davanti a due delibere del consiglio comunale riunito nel vicinissimo Palazzo Vecchio: il parlamento cittadino ha infatti redatto un regolamento sulle esposizioni pubblicitarie che, al comma 6 dell’articolo 21, impedisce la reclame su ponteggi/cantieri nelle ubicazioni di Piazza Duomo, Piazza San Giovanni e Piazza della Signoria, “eccezion fatta che per i cantieri finalizzati al restauro del patrimonio di cui all’art.10, comma 1, del Codice dei Beni Culturali”, la legge che ha autorizzato, in passato, le sponsorizzazioni sul Vasariano o altri luoghi simbolo.
Ma piazza Signoria 1 è un edificio privato e così, lo scorso luglio, nel bel mezzo dell’iter per l’avvio del restauro, Vivenda si è vista dire no all’affissione di un impianto pubblicitario. Il regolamento comunale e la nota dei vertici della Direzione Attività Economiche e Turismo del Comune di Firenze sono adesso l’oggetto del ricorso al Tar presentato dai legali della società, che ne chiedono l’annullamento.
Il Comune di Firenze ha risposto costituendosi in giudizio e lo scorso 14 novembre il Tar ha emesso un’ordinanza con cui rinvia la discussione al 12 marzo dell’anno prossimo.