REDAZIONE FIRENZE

Tar Toscana, che numeri. Nel 2023 ben 1500 ricorsi. Caso affitti brevi, la decisione il 9 maggio

La relazione del presidente Pupilella: "Risultati sul contenzioso arretrato. Un terzo delle contese giudiziarie riguarda il settore dell’urbanistica.

Tar Toscana, che numeri. Nel 2023 ben 1500 ricorsi. Caso affitti brevi, la decisione il 9 maggio

Tar, tempi di bilanci. Ieri è stato inaugurato a Firenze l’anno giudiziario 2024 della magistratura amministrativa. La seduta solenne del Tar Toscana si è svolta nel Salone di Carlo VIII di Palazzo Medici Riccardi, dove sono stati analizzati dati e sentenze, ma anche fissati i prossimi obiettivi. Per Firenze, l’appuntamento più atteso del 2024 è quello del 9 maggio, quando in udienza saranno trattati i ricorsi contro il provvedimento del Comune di Firenze teso a limitare gli affitti turistici brevi nell’area Unesco del centro storico. L’obiettivo, in questo caso, è quello di arrivare a un’unica sentenza. "Trattandosi di cause pendenti non posso parlarne", ha sottolineato il presidente del Tar Toscana, Roberto Pupilella. "Ne parlo nella relazione solo per dire come il giudice amministrativo – ha aggiunto Pupile – sia un terminale sensibile dei mutamenti della società, perché questo problema effettivamente c’è in tutte le grandi città in cui, per esempio, gli studenti non trovano residenze studentesche ma affitti che non sono accessibili. Alla fine ci troviamo a comparare il diritto allo studio, che viene in qualche modo compromesso, con altri diritti che hanno la stessa valenza costituzionale perché è il diritto di proprietà che viene in qualche modo conculcato, e l’attività turistica che pure è un interesse precipuo non solo dei singoli operatori". Ad avviso di Pupilella, "queste sono scelte che dovrebbe compiere il governo e il legislatore, il giudice dovrebbe limitarsi a decidere il caso singolo, ma qui in realtà è chiaro che la decisione sposterà la geografia, se possiamo dire così visto che riguarda solo i cinque chilometri del centro di Firenze che è tra l’altro Unesco, quindi ha una tutela, come bellezza del sito, che in qualche modo va preservata".

Per quanto riguarda i numeri, si riduce il contenzioso e l’arretrato pendente al Tar. Nel 2023 sono stati presentati e definiti oltre 1.500 ricorsi. "La riduzione del numero dei ricorsi depositati ha consentito di aggredire il contenzioso arretrato - afferma Pupilella - e, concentrando l’indagine sulla Toscana, si è passati dai 44mila ricorsi pendenti nel 2000 ai 3.581 di quest’anno". Il presidente sottolinea come il tribunale abbia raggiunto gli obiettivi previsti dal Pnrr che prevedevano, entro il termine finale del 2026, l’abbattimento del 70% dell’arretrato accumulato fino al 31 dicembre 2019".

Ma dalla sintesi di Pupilella si evince come dire Tar significhi soprattutto dire ricorsi in materia di urbanistica, edilizia e paesaggio che da sole assorbono un terzo delle cause incardinate. Tuttavia il 2023 il Tar ha fatto emergere alcune tendenze recenti e di grande rilievo sociale: l’aumento di casi di bambini con disturbi dell’apprendimento, un incremento dei casi di bullismo e cyberbullismo, più in generale la conferma di un disagio sociale dei minori. Il disagio giovanile ha portato il Tar a dover emettere sentenza su casi di somministrazione di alcol a minori in locali pubblici, spaccio di stupefacenti e abbandono di persone incapaci, oltre che su episodi di stalking. In materia urbanistica i problemi più rilevanti hanno riguardato la tutela del paesaggio, l’installazione di parchi eolici e di antenne per le reti 5G. Molte sono poi state le impugnative in materia di immigrazione: 289. "Nei prossimi tre anni- avverte Pupilella- il decreto flussi prevede l’ammissione di 452mila lavoratori stranieri con un prevedibile ulteriore aumento del numero dei ricorsi".