Firenze, 16 dicembre 2025 – È passato un anno dalla strage di via Mariti, nella quale cinque operai persero la vita in seguito al crollo nel cantiere Esselunga. Firenze non dimentica e nella mattina di oggi, domenica 16 febbraio, è stata scoperta la targa in memoria delle vittime: Luigi Coclite, Mohammed El Farhane, Taoufik Haidar, Bouzekri Rahimi e Mohamed Toukabri. Un centinaio di persone presenti, tra cui la sindaca Sara Funaro, l’imam di Firenze Izzedin Elzir, le forze dell’ordine, gli avvocati delle vittime e anche Simona Mattolini, vedova di Luigi Coclite.
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“La patente a punti non serve a niente – sottolinea Simona Mattolini – Non siamo a fare la spesa al supermercato. Poi uno ammazza delle persone, fa dei corsi e recupera i punti? No assolutamente no”. Nel dolore la vedova Coclite vuole comunque sottolineare la vicinanza e l’affetto che ha ricevuto da parte di tutta la città: “Firenze non ci ha mai lasciato soli e la giornata di oggi ne è la prova. Ringrazio Firenze per questo”.
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Un anno fa la strage di via Mariti, targa e marcia silenziosa in ricordo degli operai deceduti (Foto Giuseppe Cabras / New Press Photo)
Un corteo silenzioso ha poi sfilato in processione accanto al cantiere dove è stata deposta una corona di alloro e si è tenuto un momento di preghiera: è intervenuto anche l'imam di Firenze Izzedin Elzir ed è stato letto un messaggio del vescovo di Firenze Gherardo Gambelli. A seguire la messa nella chiesa vicina al cantiere. "Firenze si stringe intorno ai familiari delle vittime, come lo siamo stati un anno fa continueremo a farlo sempre", ha detto la sindaca Funaro prendendo brevemente la parola.