L’impiego dell’arma impropria viene criticato da alcuni per i possibili effetti collateral
Firenze, 6 giugno 2022 - Il taser , pistola che colpisce con una scarica di corrente ad alta tensione e bassa intensità, per bloccare un soggetto pericoloso – per sé e per gli altri – è oggetto di discussioni serrate. Con la immobilizzazione dei muscoli, un individuo viene paralizzato per alcuni secondi; nelle intenzioni ciò evita il ricorso alle armi da fuoco. Deve essere usato con cautela, ultima possibilità, in situazioni eccezionali. Molti sono preoccupati per gli effetti collaterali che la scarica può provocare su persone con problemi cardiaci, neurologici, o di tossicodipendenza. Dopo una prima fase sperimentale non priva di controindicazioni, specie sulla funzionalità effettiva, il taser è stato perfezionato. da qualche mese 4500 pezzi sono in dotazione alle forze dell’ordine. E si parla di estenderne l’uso alle polizie locali, almeno di alcuni Comuni. Dipende anche dalla formazione ricevuta dagli agenti.
Se ne è avuta una dimostrazione la scorsa notte alle Cascine: agenti delle Volanti hanno dovuto bloccare un tunisino di 35 anni in forte stato di agitazione psichica. Minacciava di farsi male e di far male al personale del 118 e dei poliziotti impegnati a contenerlo. All’una in viale degli Olmi, il 118 ha avvisato la polizia. Per la Questura l’uomo, irregolare con precedenti, farneticava, con in mano un cavalletto di bicicletta usato per colpirsi, più volte. Ha poi afferrato una bottiglia di vetro e sbraitando parole sconnesse ha fatto capire che si sarebbe ferito a tagli. E avrebbe colpito chiunque si fosse avvicinato per fermarlo. Già ferito più volte sul corpo e al volto, i poliziotti prima di decidere di fermarlo col taser hanno valutato il rischio potenziale anche per i clienti di un chiosco vicino. Stordito dalla scarica, il 35enne è stato trasportato a Torregalli. La polizia è in attesa dell’esito di una consulenza psichiatrica.