Dietrofront del Comune di Calenzano sulla tassa di soggiorno. Dopo l’approvazione delle tariffe, prima in giunta e poi in consiglio comunale, in sede di discussione del bilancio, infatti, l’amministrazione ha deciso di procedere a una serie di variazioni, su spinta di Federalberghi e degli albergatori locali, rendendo meno onerosi i costi.
Resta invariato il computo di un euro per ogni stella delle strutture alberghiere ma diminuiscono, da 5 a 3 su 10 totali di permanenza, i giorni di pagamento della tassa di soggiorno. Le modifiche al regolamento prevedono poi una serie di esenzioni dal versamento dell’imposta: non dovranno pagare niente, ad esempio, persone per disabilità e loro accompagnatori, malati che seguono cicli di cura in strutture ospedaliere dell’area fiorentina e pratese e anche chi soggiorna a Calenzano per assistere ricoverati.
L’altra novità importante riguarda le strutture extra-alberghiere (B&B, affittacamere, locazioni turistiche etc) tutte collocate nella categoria tariffaria degli alberghi a due stelle. Le nuove tariffe entreranno in vigore dal prossimo primo febbraio: "Quando abbiamo fatto le consultazioni per la predisposizione del bilancio preventivo – dice il primo cittadino Giuseppe Carovani – abbiamo invitato le categorie economiche e datoriali ma Federalberghi non era nell’elenco. Una volta approvati gli aumenti dell’imposta gli operatori locali ci hanno comunicato che non erano a conoscenza del provvedimento e che l’impatto sarebbe stato consistente per loro. Da qui che è partita una interlocuzione, abbiamo sentito le loro ragioni e ritenuto di apportare correzioni al regolamento. Questo anche perché, come ci è stato rappresentato, la clientela di tante strutture a Calenzano è composta in larga parte da lavoratori e trasfertisti. Abbiamo quindi convenuto che il combinato disposto tra l’aumento delle tariffe e il passaggio da due a cinque giorni di pagamento su dieci avrebbe determinato un aggravio forse troppo importante su lavoratori e imprese".
Sandra Nistri