Taxi all’ospedale, si cambia: "Da lunedì, prenotazioni"

Dopo le proteste dal 25 novembre sperimentazioni per visitatori e dipendenti

Taxi cambia tutto. Dopo le polemiche per l’esclusione di determinate zone dalle prenotazioni, (come aeroporto, stazioni, teatri, discoteche, ospedali), inizia la fase di sperimentazione dove almeno visitatori e dipendenti ospedalieri potranno fissare una corsa dai presidi sanitari. In passato le cooperative di tassisti avevano stilato una lista di luoghi, in cui il servizio di prenotazione non era consentito. In questi posti, sia per ressa di persone, sia per passaggio costante di taxi, il cliente con alto grado di probabilità, secondo il 4390, finiva col non essere presente. Ma come detto da lunedì 25 novembre cambiano le carte in tavola e almeno per quanto riguarda gli ospedali, questo vincolo cade.

La decisione è frutto di un accordo stipulato dalle cooperative ’4242’ e ’4390’, in cui ha pesato la protesta del fisioterapista Paolo Boccia, raccontata anche dal nostro giornale.

Il lavoratore del Cto, non vedente da quando aveva 16 anni, aveva protestato proprio per l’impossibilità di prenotare un taxi una volta uscito. Le cooperative Cotafi e Socota avevano giustificato il disservizio spiegando che il paziente che va in ospedale per un esame o una terapia, difficilmente ha la certezza di sapere a che ora finirà e troppo spesso i tassisti vanno sul posto senza trovare il cliente.

E seppur per i motivi di cui sopra, le prenotazioni per i pazienti non saranno comunque consentite, ci sarà la possibilità per i dipendenti ospedalieri e anche per chi esce dal passo (entrambi nella possibilità di avere un orario di uscita certo) di poter fissare una corsa. Insomma di organizzarsi per poter tornare a casa.

Per Claudio Giudici, presidente del 4390 taxi Firenze, la decisione va incontro alle esigenze della cittadinanza: "Non potremo accettare le prenotazioni dai pazienti – spiega Giudici – ma gli operatori sanitari e chi si reca in visita ai degenti, uscendo dall’ospedale ad orari certi, lo potrà fare. Permane il problema per noi tassisti di accedere a Careggi. Per questo chiediamo al Comune e al 118 di autorizzarci a passare dalle corsie preferenziali di viale Morgagni".

Anche per il presidente di Socota Mirko Signorini, e per il vicepresidente di del 4242 Paolo Tozzetti l’incontro ha un risvolto positivo, e sopratutto ha un unico obiettivo: "Migliorare il servizio verso la cittadinanza".

La decisione viene commentata anche da Paolo Boccia, che con le sue proteste ha acceso la scintilla e ha portato un cambio di rotta nella gestione del sistema di prenotazione. Naturalmente, dal fisioterapista, la decisione viene presa di buon occhio, non senza lanciare un appello all’utenza: "Ho apprezzato la disponibilità delle cooperative – dice Boccia – Ma ai fiorentini chiedo senso di responsabilità. Questo nuovo servizio va usato solo se effettivamente si rientra nelle categorie al quale è destinato. Rischiamo tutti, infatti, di perdere questa disponibilità delle cooperative taxi se poi gli facciamo organizzare la prenotazione e l’utenza non è presente. A quel punto il mio impegno sarà stato del tutto inutile".

Gabriele Manfrin