Taxi, l’allarme disagi suona ancora. Dopo l’estate da incubo per il servizio, con la città invasa dai turisti e le auto introvabili, anche la settimana appena conclusa è stata da bollino rosso. Forse complice anche la pioggia in parecchi non hanno trovato una corsa disponibile, neanche passando dal centralino che (ascoltando le segnalazioni) è andato per l’ennesima volta in sovraccarico. E così turisti, lavoratori o semplici cittadini sono rimasti a piedi. Ma non sono solo i clienti classici a storgere il naso. C’è anche chi, per come è strutturato il sistema non ha potuto fissare una corsa dall’ospedale, restando al palo. Come P.B, portatore di handicap, che non è riuscito a tornare a casa dal Cto: "Ho chiesto a 2 operatrici del centralino e mi hanno confermato che non si può fare. Come fa una donna in gravidanza che non ha nessuno? Chi ha finito una seduta di chemioterapia? O più semplicemente chi va a lavoro?" si chiede. Dal 4390 fanno sapere che sono state scelte delle zone escluse dalle prenotazioni (aeroporto, stazioni, teatri, discoteche, ospedali). Qui, sia per ressa di persone, sia per passaggio costante di taxi il cliente con alto grado di probabilità, secondo il 4390, finisce col non essere presente.
Ma i reclami sui disservizi, per fortuna, sono arrivati anche all’orecchio dell’aministrazione, che ieri ha incontrato le cooperative di tassisti ’Socota’ e ’Cotafi’ per discutere un pacchetto di soluzioni. L’obiettivo solo uno: ridurre al minimo il disagi . E così Palazzo Vecchio, ha proposto di estendere il sistema della seconda guida a tutto l’anno. Quel meccanismo usato in via sperimentale fino al 15 ottobre, che prevede un ‘sostituto’ del tassista che fa un turno aggiuntivo con lo stesso mezzo. Una sorta di collaboratore che ha lo scopo di aumentare il numero di macchina operative.
La proposta sarà portata all’incontro con i sindacati, in programma la prossima settimana. "Siamo a cercare le soluzioni per garantire il miglior servizio – è soddisfatto dal vertice l’assessore Vicini – Siamo consapevoli di come talvolta il sistema non riesca a soddisfare le richieste, con un aumento negli ultimi giorni delle segnalazioni di disservizi; sul tavolo ci sono ancora alcune questioni da risolvere, andiamo avanti con il confronto coinvolgendo già da settimana prossima le organizzazioni sindacali".
Ma c’è un’altro banco di prova che si sta avvicinando e che ha tutte le carte in regola per mandare nel caos il servizio. Ed è il G7 del turismo, che porterà dal 7 novembre migliaia di persone in città, tra cui alcune delle personalità più importanti del globo. E Palazzo Vecchio non vuole rimetterci la faccia. Durante l’incontro, infatti, ha chiesto ai tassisti di effettuare il turno libero dal 7 al 17 novembre. Un sistema che abbatte il limite orario di 12 ore (14 per chi ha aderito alla doppia guida) e porta in strada molti più mezzi. Proposta che ha raccolto il benestare delle cooperative. "La disponibilità riscontrata per la settimana del G7 – conclude Vicini – è un segno importante della volontà di trovare soluzioni comuni a beneficio della città".