Quando fa caldo la luce diventa biancastra e i vestiti ti si appiccicano addosso. D’improvviso, detesti le persone intorno a te e vorresti essere in piscina o al mare. Quanto meno non nel posto in cui sei: a Santa Maria Novella, aspettando un taxi che non arriva.
Il problema della carenza di trasporti è diventato sempre più spinoso e le file all’area taxi della stazione sono chilometriche.
"Ho un appuntamento all’ospedale - si lamenta Noemi, in coda da circa venti minuti - ma arriverò in ritardo. Non mi aspettavo una cosa del genere". Giacca e orologio in mano, l’avvocato napoletano Gaetano Inserra si asciuga il sudore. "Tutto questo - sbuffa - è assurdo. Vengo da Napoli ogni settimana e la situazione dei taxi sta peggiorando. Dovrei essere in tribunale alle 13.30, ma faccio bene ad arrendermi". Due turisti spagnoli sorridono: "Ci guardiamo intorno e non vediamo neanche una macchina. Speriamo che qualcuno ci porti all’albergo".
Dopo 25 minuti di attesa, arriva il nostro taxi. E no, non è un miraggio dovuto ai trentacinque gradi all’ombra.
"Mi dispiace per l’attesa" rompe il ghiaccio la tassista, mentre imposta il navigatore. Le chiediamo il perchè di quella fila: ci sono poche vetture o troppa richiesta? "Entrembe le cose. A Firenze girano 740 taxi: un numero più che sufficiente, se non fosse che in estate la domanda raddoppia".
Il Comune dovrebbe aumentare il numero di tassisti autorizzati? "Ma non se ne parla! Se venissero rilasciate più licenze, nei periodi con meno richiesta, non guadagneremmo più nulla. Siamo colleghi, noi tassisti, ma siamo anche rivali". Eppure non sembra che guadagnate poco: i prezzi sono altissimi. "Ma i prezzi sono decisi dalle regioni in base al costo della vita di ogni città. Poi, per chi ci accusa di manomettere il tassametro, quel coso è di piombo, intoccabile". Per quanto riguarda, balbettiamo, il tema dell’evasione fiscale?. "Io ce l’ho il pos - lo mostra orgogliosa - e faccio tranquillamente pagare con la carta. I furbi che non dichiarano i loro guadagni sono in altre città".
Evitiamo di farle notare che a Firenze, il tassista medio dichiara, secondo dati del 2021, 5.238 euro lordi all’anno. Le chiediamo, invece, se ha paura della concorrenza di Uber. "Per com’è strutturato, Uber no. Quando è arrivato in Italia, nel 2013, chiunque poteva offrire tratte con la propria auto. Poi questa funzione è stata dichiarata illegale e, oggi, Uber è un servizio più esclusivo e costoso. Più che altro, gli autisti Uber lavorano per le grandi catene di alberghi". Ma forse, un servizio come il vecchio Uber potrebbe aiutare in momenti di grande richiesta. "Mi dispiace che la gente si lamenti, ma noi facciamo il massimo. Più che lavorare 7 ore al giorno...".
Benedetta Macchini