SANDRA NISTRI
Cronaca

Teatro e biblioteca in ginocchio, la cultura colpita dall’alluvione. Gesualdi: "Dobbiamo ripartire"

Parla la direttrice: "Al Teatrodante Carlo Monni 500mila euro di danni. A Villa Montalvo un disastro"

Anche la cultura colpita dall'alluvione

Campi Bisenzio (Firenze), 14 novembre 2023 – Libri completamente rovinati dall’acqua e dal fango accatastati in tristissime piramidi. Tra le immagini simbolo dell’alluvione del 2 novembre scorso che ha messo in ginocchio il territorio campigiano ci sono, purtroppo, anche quelle della biblioteca Tiziano Terzani, a Villa Montalvo, completamente devastata dall’alluvione. Una ferita profonda per la cultura di una città che, però, non si arrende e che, dopo l’emergenza, vuole tornare ad essere un punto di riferimento. Ne è convinta Sandra Gesualdi direttrice, da neanche due mesi, della Fondazione Accademia dei Perseveranti che gestisce oltre alla biblioteca anche il Teatrodante Carlo Monni e il Museo di Gonfienti.

Quali sono stati i danni per il teatro?

"Il teatro ha ricevuto l’ondata di fango e acqua della Marina da dietro quindi dove ci sono tutti i locali tecnici ed i laboratori, davanti nella parte pubblica la platea ed il palco per fortuna non hanno registrato danni. Tutto ciò che fa aprire il palcoscenico, quindi le centraline elettriche, gli impianti, la pedana per i disabili, i mixer, le luci di ricambio ad esempio, però è stato sommerso dal fango così come i laboratori. Abbiamo calcolato, per ora, un danno di 400-500 mila euro. Per questo abbiamo dovuto rimandare anche l’avvio della stagione, fissato per il prossimo sabato".

Per la biblioteca, però, lo scenario è addirittura peggiore…

"Sì, la biblioteca è il simbolo della distruzione di questa alluvione perché il muro ha rotto proprio dietro Villa Montalvo e il piano terra è stato praticamente raso al suolo da uno tsunami, una bomba di acqua e fango. La biblioteca conteneva circa 100mila volumi di cui 70mila dedicati all’editoria per l’infanzia perché la biblioteca Terzani era dei pochi centri con questo indirizzo sostenuti dalla Regione Toscana e aveva volumi introvabili di editoria dell’infanzia dagli anni Settanta in poi. Solo il 10% dei volumi per bambini e ragazzi al piano terra sono stati salvati dalla catena umana degli angeli della carta coordinati dal collettivo di fabbrica ex Gkn. Al piano terreno c’era anche l’archivio storico postunitario del Comune di Campi: due scaffali su sei, quelli alluvionati, li ha già presi in carico la Sovrintendenza archivistica, il resto siamo riusciti a portarli al primo piano".

Come sarà possibile far rinascere la cultura a Campi dopo queste devastazioni?

" Ovviamente occorreranno ingenti risorse: stiamo programmando un grande evento con ospiti importanti per raccogliere fondi. C’è poi l’iniziativa "L’arte salva la cultura", un’asta di opere messe a disposizione da giovani artisti italiani. In più possono essere fatte donazioni all’Iban del Comune di Campi Bisenzio scrivendo nella voce apposita ‘Salviamo teatro e biblioteca’ e i fondi saranno destinati al capitolo cultura. Per quanto ci riguarda, una volta conclusa l’emergenza, l’obiettivo è, con una parte del 7mila volumi per bambini salvati e altri per gli adulti che non hanno subito danni perché erano al primo piano, di riallestire in un altro luogo che stiamo cercando una biblioteca da campo, d’emergenza. Tre o quattro scaffali vorremmo sistemarli anche in teatro".

Molti si stanno offrendo per donazioni di libri, che rispondete?

"Per il momento non possiamo assolutamente accettare donazioni di libri perché non abbiamo spazio. Al momento giusto faremo un appello. In questo momento è essenziale superare l’emergenza e tutelare il lavoro dei 13 bibliotecari".