REDAZIONE FIRENZE

Telefonate e minacce, l’ombra del mostro

Analogie e coincidenze inquietanti: domani Giuttari sentito in Commissione

Michele Giuttari con il consigliere leghista Jacopo Alberti

Firenze, 8 novembre 2015 - Michele Giuttari sta preparando una sua lunga e dettagliata deposizione alla commissione regionale per il Forteto. Non racconti da bar o chiacchiere che lasciano il tempo che trovano bensì carte e documenti alla mano. Si parte da lontano, dalle minacce di morte per la signora Dorotea Falso, perugina, e per il figlio di 3 anni – «Si fa fuori te come abbiamo fatto con Narducci e tuo figlio lo sacrifichiamo a Satana. Sulle colline di Firenze. E il gran maestro verrà da Firenze». Agghiacciante. Specie se si considera che con quella stessa scheda telefonica, secondo le indagini del tempo, furono fatte altre 2 telefonate al numero del Forteto e di una sede dei servizi sociali per i minori di via dei Serragli. Una testimonianza, come è facile intuire, che sarà dirompente, fondamentale. E probabilmente squarcerà anche qualche velo e romperà qualche silenzio.

«Ho avuto recentemente un lungo ed interessante incontro – spiega Jacopo Alberti (Lega Nord), Consigliere regionale e membro della Commissione d’inchiesta sul caso Forteto – con Michele Giuttari, già capo della Squadra Mobile fiorentina e principale investigatore nell’intricata vicenda legata al “Mostro” di Firenze». «Da questo colloquio privato – precisa Alberti – sono emersi dei chiari collegamenti fra la predetta inchiesta e quella riguardante il famigerato Forteto». «D’altronde – sottolinea Alberti – i due fatti, con doverosi distinguo, hanno segnato la vita di molte persone che, involontariamente, sono diventate vittime, chi di un’efferata violenza omicida e chi di un’altrettanta deplorevole violenza psicologica, oltreché fisica». «Proprio al termine dell’incontro con Giuttari – chiarisce il rappresentante del Carroccio – ho richiesto al mio interlocutore la disponibilità ad essere ascoltato dalla Commissione d’inchiesta. Domani, 9 novembre, dunque, verrà sentito come importante testimone nell’ambito dell’aberrante vicenda, legata a quella “piovra tentacolare” che porta il tristemente famoso nome di Forteto». «Ritengo, infatti – conclude Alberti – che Giuttari possa dare il suo valido contributo, da seria e qualificata persona di legge, per aiutarci a capirne di più riguardo a quanto accadeva al Forteto».

am ag