
Insieme gestiscono otto strutture ricettive ma al momento solo tre sono aperte: Hotel Andrea, Hotel Villa Liberty e Residenza d’Epoca. "Il rischio è che saremo costretti a chiudere anche queste, stiamo andando avanti con gli aiuti delle banche e i risparmi di famiglia li abbiamo già esauriti. Non so quanto reggeremo ancora": raccontano Federico Gentile e Valerio Savino, entrambi 27 anni, che insieme alle famiglie hanno otto strutture ricettive, un ristorante e una gelateria in centro storico.
Quando avete deciso di chiudere a chiave le vostre strutture?
"Da poco prima di Capodanno sono iniziate ad arrivare le disdette che, nelle ultime settimane, sono diventate una valanga. Tenere aperto un albergo è costoso e, a conti fatti, abbiamo deciso di concentrare tutti gli ospiti in tre attività e di chiuderne cinque che ci auguriamo di poter riaprire in futuro. Anche se sarà veramente dura, soprattutto se l’emergenza continuerà a essere gestita in questo modo".
A cosa è dovuta la gran fuga di turisti?
"Con l’avanzare di Omicron e l’impennata di contagi si è venuto a generare un clima di paura. Gli italiani sono scappati, gli stranieri hanno cancellato voli e disdetto stanze e tour. Mettiamoci nei panni di un vacanziere: chi si avventurerebbe in un viaggio per ritrovarsi in una nazione, come l’Italia, sottoposta a protocolli e restrizioni tra le più rigide d’Europa? Nessuno. In questo modo non facciamo altro che favorire nazioni che stanno adoperando metodi diversi di gestione della pandemia".
In questo momento la città è vuota. Voi gestite anche la gelateria Sofia in Por Santa Maria e un ristorante in via Verdi, Il Bongusto. Che scenario si profila dalle vostre vetrine?
"Le strade sono vuote, abbandonate sia da fiorentini che da stranieri. Le do un numero: nonostante abbiamo concentrato tutti gli ospiti in tre sole strutture, perché appunto cinque sono chiuse, abbiamo un tasso di occupazione del 20% con i prezzi naturalmente al ribasso. Per quanto riguarda il ristorante di via Verdi, anche se è uno dei pochi aperti in zona, è sempre vuoto. Ci stiamo rifiutando di abbassare la saracinesca per continuare a dare un segnale di speranza e a offrire una luce accesa".
Qual è il principale ostacolo per un imprenditore al momento?
"Abbiamo assoluta necessità di liquidità, quanto arrivato fino a ora sono briciole in confronto alle perdite. E dal Governo ci aspettiamo una tutela maggiore per tutti i lavoratori in cassa integrazione che non è stata rinnovata a tutti".
Rossella Conte