REDAZIONE FIRENZE

Tentò di uccidere l’ex compagna. Informatico condannato a 12 anni

Alex Antonelli, quarantenne di Firenze, accoltellò la donna e il suo nuovo fidanzato. Poi inscenò un’aggressione ai suoi danni. Era accusato di duplice tentato omicidio.

È accaduto nel 2022. Sul posto la Misericordia e i carabinieri di San Marcello

È accaduto nel 2022. Sul posto la Misericordia e i carabinieri di San Marcello

Una notte di sangue e di paura, al termine di una giornata in cui l’ossessione per l’ex fidanzata lo aveva spinto a farle oltre duecento telefonate sul suo cellulare. Alex Antonelli, informatico fiorentino di 45 anni, è stato condannato a dodici anni di reclusione per aver tentato di uccidere, accoltellandola, la ex fidanzata e per aver aggredito l’uomo con la quale lei era rincasata nell’appartamento al centro di Cutigliano. La sentenza di primo grado è stata letta ieri sera dal presidente del collegio, il giudice Stefano Billet, che ha accolto le richieste del pubblico ministero.

La notte del 14 maggio del 2022, i soccorritori della Misericordia e i carabinieri di San Marcello si trovarono di fronte a una mattanza. La donna con una profonda ferita al costato (la lama del coltello da cucina di 18 centimetri, dirà la perizia, era affondata per 15 centimetri, recidendo la cartilagine di una delle costole) era riversa in una pozza di sangue.

Antonelli era accusato di duplice tentato omicidio nei confronti della ex fidanzata Caterina e di Fenzo Ferretti, 53 anni, l’uomo con cui lei quella sera era uscita.

Secondo il sostituto procuratore Giuseppe Grieco, la sua intenzione era di uccidere entrambi. Poi, avrebbe inscenato una aggressione ai suoi danni, ferendosi a sua volta e accusando la coppia. Per questo Antonelli è stato anche condannato per il reato di calunnia (esclusa invece l’aggravante della premeditazione), oltre al pagamento di una provvisionale di 30mila euro in favore della donna.

Durante la sua articolata requisitoria, il pubblico ministero, ha puntato l’attenzione soprattutto sul mistero di quella notte e sulla duplice versione data dall’imputato. Quel giorno Antonelli, che viveva a Firenze, aveva disertato un appuntamento con l’amico, aveva preso il treno e poi un autobus ed era arrivato a Cutigliano. Voleva incontrare la sua ex, parlarle. Per questo aveva cercato di chiamarla: 244 le telefonate a vuoto lasciate sul suo cellulare.

Intorno a mezzanotte lei era rincasata con il suo amico. E lui avrebbe colpito prima lei e poi l’altro, che si era difeso ferendolo a sua volta con un alare del camino. Sarebbe stato Ferretti a chiamare i soccorsi, mentre, sempre secondo l’accusa, Antonelli steso in bagno si sarebbe inferto delle ferite, "così preparando la sua difesa".

Martina Vacca