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La mostra ’Terra incognita’ con le opere di Arianna Fioratti Loreto
Un viaggio nel fantastico mondo dell’immaginazione in cui bestie mitiche e mostri prendono vita come se fossero personaggi di un bestiario moderno che funge anche da resoconto di viaggio verso un’isola misteriosa che non esiste. è quanto racconta la mostra ’Terra incognita’ con le opere di Arianna Fioratti Loreto, inaugurata al Museo La Specola (fino al 4 maggio), che quest’anno festeggia 250 anni di vita. L’artista si inoltra in un itinerario fantastico, dove la paleontologia e le bestie mitologiche delle antiche culture, servono a costituire un nuovo mondo o terra incognita. Un mondo dove i sogni prendono forma e i mostri diventano vivi. Le 70 opere di medie e grandi dimensioni della mostra (curata in collaborazione con Marco Masseti) sono realizzate appositamente per questa occasione da Arianna Fioratti Loreto, e raccontano il ritrovamento di un antico manoscritto scientifico, in cui sono descritti e raffigurati gli animali e gli esseri mostruosi più insoliti ed aberranti che saranno in mostra e nel libro edito per l’occasione dalla casa editrice Polistampa. Il mondo naturale ed animale è raffigurato con l’antica tecnica del disegno ad inchiostro su carta con il tratteggio incrociato. Soggetti mitologici come l’Idra, il Drago, l’Ouroboros, Cipactli e Quetzalcoatl, saranno accompagnati a soggetti puramente di fantasia come l’ape-elefante, l’orso-calabrone, il pesce-cinghiale e la stella marina onniveggente. Anche le specie estinte avranno un posto in questo fantastico mondo, come l’uccello del terrore, il Moa, il Ceratosaurus, Utahrapptor e il Velociraptos, in un’insolita conversazione con i fratelli fossilizzati presenti nella collezione del museo, tra il reale e l’interpretato. All’inaugurazione sono intervenuti il presidente del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino (SMA) David Caramelli, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini.
O.Mu.