LISA CIARDI
LISA CIARDI
Cronaca

Terremoto 5 Stelle, Noferi Lascia: "Contro di me un vero boicottaggio". Il Movimento: "Rinunci alla poltrona"

La consigliera regionale esce dai pentastellati: "Strappo insanabile, sono stati fatali gli ultimi tre episodi". Gelo dai suoi ex compagni d’avventura: "Decisione solitaria". E lei: "Spero di dar mano al centrosinistra".

Silvia Noferi nel 2020 è stata eletta consigliera regionale per il Movimento 5 Stelle

Silvia Noferi nel 2020 è stata eletta consigliera regionale per il Movimento 5 Stelle

di Lisa Ciardi

Più che sassolini, macigni. Sono quelli che Silvia Noferi, ormai ex consigliera regionale dei Cinque Stelle, si è tolta ieri sancendo la propria uscita del Movimento. Dissidi cresciuti a tal punto che un membro dello staff pentastellato, affacciatosi alla conferenza stampa, è stato invitato ad andarsene con un "lei non è gradito". Nel frattempo, Noferi ha parlato di boicottaggio, snocciolando episodi avvenuti già dal 2023 quando, dice, "la collega (la capogruppo Irene Galletti ndr) annullò una riunione per i simpatizzanti della Metrocittà". E poi, "il fatto di non poter visionare i bilanci, la gestione non condivisa dei dipendenti, il rifiuto di Galletti di passare il testimone da capogruppo, dopo 18 mesi, come previsto dallo statuto". Proprio su questo aspetto, il primo strappo, a giugno 2023, con un esposto al collegio dei probiviri del Movimento. "Nessuno mi ha risposto" ha raccontato ieri. Fra un episodio e l’altro, si arriva ai giorni scorsi, quando si sommano, a detta della consigliera, tre episodi: il non coinvolgimento nelle trattative col Pd per la vicepresidenza del Consiglio regionale, la mancata convocazione all’assemblea di sabato e il question time sui rifiuti nel Rovigo di Palazzuolo (Fi), naufragato "per l’assenza di Galletti alla conferenza dei capogruppo".

Da qui l’invio di una lettera a Conte, anche questa "senza risposta". Ed eccoci al divorzio. Davanti ai giornalisti, Noferi firma il passaggio al gruppo misto, sempre nell’opposizione, col nome EcoSistema. Ma è chiaro che non finirà qui. D’altronde, dietro alla deflagrazione c’è il clima esplosivo delle regionali. I rumors la dicono pronta a spostarsi verso Europa Verde, l’ala di Avs più favorevole a un Giani bis. Lei prende tempo. "Mi stanno chiamando in tanti – dice - ma voglio vedere i programmi. Spero di dare una mano al centrosinistra, anche nelle retrovie, a montare gazebo, perché siamo in un’emergenza democratica e non è possibile ignorarla". E Giani? "Non ha la mia sensibilità ambientalista" dice, ma ne riconosce la centralità "nella vicenda Gkn e nella legge sui consorzi industriali", di cui era prima firmataria. Insomma l’apertura c’è, eccome. Il resto dipenderà dall’evoluzione del quadro nazionale e locale che, in queste ore, vede aumentare le richieste di discontinuità.

L’ultima è arrivata dall’associazione Sinistra Civica Ecologista, che nelle passate regionali aveva candidato Serena Spinelli (oggi assessora Pd). Gelo intanto nel M5S su Noferi. "Una decisione solitaria, in un momento che avrebbe richiesto ben altra sensibilità – si legge in una nota -. Le modalità del distacco e le narrazioni sono lontane dalla verità. Le ambizioni personali sono legittime, ma chi è stato eletto ha il dovere di gestirle nel rispetto di mandato e regole. A chi intraprende altri percorsi, auguriamo buon cammino e la coerenza per rinunciare alla poltrona ottenuta grazie ai voti di una forza politica in cui non si riconosce più".