NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Terremoto Lega. Nannucci non ci sta: "Ruolo svuotato"

La segretaria commissariata replica ai vertici del partito "Non sono mai stati presi in considerazione i miei suggerimenti".

Barbara Nannucci non è più segretaria fiorentina della Lega. La sezione cittadina è stata commissariata

Barbara Nannucci non è più segretaria fiorentina della Lega. La sezione cittadina è stata commissariata

La Lega a Firenze è commissariata, Barbara Nannucci non è più segretaria comunale. E la diretta interessata che è andata su tutte le furie. È stato un lunedì ad alta tensione (dopo un weekend ugualmente caldo) quello che ha riguardato il partito del Carroccio. Maxi spaccatura: a Palazzo Vecchio il capogruppo Guglielmo Mossuto fa il bello e il cattivo tempo ma le problematiche sono a 360 gradi. Nel caso di Nannucci i malumori risalirebbero a giugno, causa elezioni: la mancata elezione in Consiglio comunale, così come quella dell’ex capogruppo Federico Bussolin, ha finito per creare una costante situazione di disagio. Che ha vissuto nelle scorse l’epilogo. Il segretario regionale Luca Baroncini ha infatti inviato una lettera agli iscritti annunciando la decisione "di commissariare la sezione di Firenze per dare nuovo slancio anche in vista delle prossime scadenze elettorali cui teniamo particolarmente". Baroncini ha poi successivamente spiegato di "dare nuovo slancio alla sezione che negli ultimi mesi era un po’ disunita. Ringraziamo Nannucci per l’impegno profuso ma come direttivo regionale, d’accordo con il segretario provinciale, volevamo un cambio di passo come attivismo e numero di iniziative. Non è una questione né politica né personale, solo di organizzazione del lavoro".

Nannucci ha usato parole molto dure: "Il mio ruolo – ha affermato Nannucci – è stato progressivamente svilito e svuotato di significato. Sono stata sistematicamente esclusa dalle decisioni più importanti, ignorata sia sul piano formale che sostanziale, e ho subito comportamenti di prevaricazione a diversi livelli. Le mie indicazioni e i miei suggerimenti non sono mai stati presi in considerazione, relegandomi di fatto al ruolo di mera esecutrice di disposizioni impartite dall’alto. Dopo le elezioni, questa situazione è ulteriormente peggiorata". Nannucci ha parlato di una "corrente formata all’interno del partito che ha assunto atteggiamenti e toni arroganti". E ha accusato: "In alcune circostanze, io e altri militanti siamo stati oggetto di messaggi dai toni minacciosi, un fatto che ritengo inaccettabile. Ciò che ritengo più grave è che la mia rimozione sia avvenuta senza neppure darmi la possibilità di esporre le difficoltà vissute dalla sezione e di cercare, insieme alla dirigenza, una soluzione condivisa". Tensione altissima, non un biglietto da visita confortante in vista delle Regionali.

Niccolò Gramigni