Firenze, 13 maggio 2022 - “Il terremoto rappresenta l’imprevedibilità e, dunque, ci tocca nel nostro essere più fragili e vulnerabili. Consideriamo anche il fatto che veniamo da una pandemia, seguita poi dalla guerra in Ucraina, con tutte le immagini di morte che si porta dietro. Insomma, la terra che all’improvviso trema attiva in noi tutte quelle emozioni negative, quali sofferenza, solitudine e rabbia, che purtroppo ci accompagnano da tanto tempo”. Alessandra Bondi è psicologa-psicoterapeuta.
Con lei parliamo di quanto lo sciame sismico in atto possa acuire il nostro stress. A volte capita addirittura di sentire una scossa, ma è solo una sensazione. “Purtroppo l’ansia ci accompagna - afferma Bondi -. Le scosse di terremoto ci ricordano che il controllo che abbiamo di noi stessi è sempre apparente. Possiamo decidere solo alcune cose. Ma su altre, ahinoi, non possiamo farci nulla. Il terremoto, come del resto la pandemia, sfugge al nostro controllo e ci fa sentire estremamente vulnerabili. Non sappiamo quando arriverà la scossa successiva, dove saremo in quel momento. La terra che trema di notte, poi, fa ancora più paura. Dobbiamo, per quanto possibile, cercare di agire con razionalità. E di avere una reazione adeguata, razionale, anche se non è semplice”.
Non solo. “Il terremoto ci mette ancora più paura perchè ci va a colpire in casa, ovvero nel luogo in cui ci sentiamo più protetti. Un consiglio? Cerchiamo di prendere consapevolezza delle nostre sensazioni per capire come stiamo, come ci sentiamo. Più si è provati, più si è ‘scossi’, più saremo vulnerabili di fronte alla terra che sobbalza sotto ai nostri piedi”.