
Barriere antiterrorismo a forma di libro: il prototipo
Firenze, 25 aprile 2018 - I primi modelli di barriere antisfondamento contro il pericolo terrorismo che saranno realizzati in città avranno la forma di lucchetti e di libri. Si stanno realizzando i prototipi e in estate le nuove fioriere potrebbero cominciare ad essere posizionate nelle postazioni già individuate dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’idea dei lucchetti arriva dal concorso di idee ‘Chiamata alle Arti #Florence calling’, lanciato nei mesi scorsi per trasformare in arredo urbano le barriere antisfondamento in città, posizionate dopo i recenti attacchi terroristici.
Al concorso arrivarono 52 proposte, molte da Firenze ma anche da altre città d’Italia e alcune dall’estero. Molti dei proponenti sono architetti, singoli o associati, ma ci sono anche ingegneri, agronomi, garden e interior designer, studenti. Tra i vari progetti ci sono fioriere a forma di simbolo della pace, panchine che si richiudono a libro e scompaiono, sedute come massi lucidi o ‘panettoni’ luminosi, persino delle barriere a forma di tartaruga oppure sedute a forma di uova colorate.
L’idea dei lucchetti arriva da un gruppo di progettazione composto dagli architetti Roberto Pagnano e Isabella Pessina e dal designer Nicola Russo e ha suscitato l’interesse dell’azienda Paver Costruzioni (con sede centrale a Piacenza) che è disposta a finanziarlo.
Qualche settimana fa, al di fuori del percorso del concorso di idee, furono presentati i dissuasori che Giunti editore donerà al Comune: si chiamano ‘Cubooks’, sono stati ideati dagli artisti Lorenzo e Simona Perrone e sono blocchi cubici raffiguranti un insieme di libri. Il cubo può essere realizzato da solo oppure come base per fiori e piante.
“La nostra convinzione che la lotta al terrorismo passa anche dalla cultura – ha detto il sindaco Dario Nardella – comincia a prendere sempre più concretezza. Mi fa piacere che creativi e imprenditori decidano di investire su questo tema e mi auguro che altri privati possano dare una mano a Firenze e alla sua sicurezza coniugandola con la bellezza”.