Dodici chilometri e mezzo di terza corsia, un investimento di mezzo miliardo di euro, fino a 350 tra tecnici e operai impiegati, una nuova galleria a tre corsie che per un chilometro si infilerà nella pancia del colle San Donato, un viadotto costruito ex novo e una ‘collina’ verde realizzata con le terre di scavo. Sono i numeri del progetto di potenziamento di Autostrade per l’Italia nel tratto dell’A1 tra Firenze Sud e Incisa. L’obiettivo: abbattere i 600mila transiti giornalieri che oggi rappresentano un picco del +36% sulla media della rete autostradale italiana. E arrivare a far risparmiare fino a 600mila ore all’anno di viaggio. A presentare il maxi progetto è stato l’ad di Aspi, Roberto Tomasi insieme al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e al governatore Eugenio Giani che, ieri, hanno fatto un sopralluogo sul cantiere che corre parallelo all’A1 in direzione Roma, dall’area di servizio Chianti fino a Incisa.
"Un cantiere importantissimo – commenta Salvini – perché tutti gli italiani, per lavoro, studio, salute o turismo, stanno troppo tempo in coda e lo snodo dell’A1, tra Firenze e Bologna, è uno dei più trafficati. Velocizzare Firenze-Incisa farà risparmiare tempo e denaro per un’autostrada più moderna, veloce, sicura. E ci sarà lavoro per migliaia di operai". Il lotto 2, i cui lavori, dureranno almeno 4 anni, si allaccia al lotto 1, quello terminato e inaugurato con l’apertura a luglio 2021 della terza corsia nel tratto di 5 chilometri tra Firenze Sud e l’area di servizio Chianti. Ma cosa succederà nel tratto ora sotto i ferri? La premessa: il traffico non resterà orfano, in nessun momento, di una corsia. Ne resteranno a disposizione due per senso di marcia.
"La terza corsia – spiegano da Autostrade – sarà realizzata allargando la sede dell’autostrada, quindi il traffico continuerà a scorrere nelle due corsie di marcia". Il tratto più ardito riguarda invece la nuova galleria San Donato che verrà realizzata a fianco delle due già presenti. "La nuova galleria lunga 960 metri – spiega Luca Fontana, direttore Ingegneria e Realizzazione di Aspi – avrà un diametro di 16 metri e sarà a tre corsie di marcia in direzione Roma". Chi invece da Roma punta Firenze avrà a disposizione le due gallerie che, a canna di fucile, oggi attraversano la collina: una sarà destinata ai mezzi pesanti e l’altra alle auto, entrambi con direzione Firenze. Qui il cantiere è ancora all’alba. Prima di aprire la bocca della galleria, servono i lavori preliminari: in questi giorno è in corso l’inserimento di circa 600 pali che consentiranno il consolidamento dell’imbocco della galleria. I primi metri scorreranno a fianco delle due esistenti, poi il tragitto ’spancerà’ curvando più all’esterno per poi ricongiungersi all’A1. Per lo scavo che partirà a luglio, non sarà utilizzata una maxi fresa come per la galleria Santa Lucia nel tratto di Barberino, ma si utilizzeranno tecniche di scavo tradizionali.
Dal colle San Donato saranno estratti un milione e mezzo di metri cubi di terre di scavo che saranno poi utilizzate per coprire l’area di fondovalle prima del colle di San Donato. Qui il progetto prevede una collina che sarà alta fino al piano dell’autostrada e interamente rimessa a verde. Infine all’altezza di Rignano sarà realizzato un nuovo viadotto, il Ribuio, lungo 150 metri, che attraverserà l’autostrada. "In Toscana – afferma l’ad Roberto Tomasi – stiamo portando avanti una parte ingente del nostro piano nazionale, caratterizzato da un’azione capillare di ammodernamento e potenziamento dei tratti ormai saturi in termini di traffico. Siamo operativi anche sugli ultimi grandi progetti toscani previsti dal piano Aspi: penso all’ampliamento della A11 e della A1 fino a Valdarno, e alla riqualificazione dell’A1 nel tratto tra Barberino e Firenze Nord, dove abbiamo scelto di anticipare i lotti zero per garantire continuità alle nostre attività sul territorio".
Claudio Capanni