LISA CIARDI
Cronaca

"Terza torre a Novoli, no a procedure speciali"

"Perché non seguire, per la Terza Torre di Novoli, la procedura normale, come accade con qualsiasi altro soggetto? Per quale...

"Perché non seguire, per la Terza Torre di Novoli, la procedura normale, come accade con qualsiasi altro soggetto? Per quale motivo la Regione ha bisogno che l’opera sia considerata strategica e quindi soggetta a procedura semplificata?". A chiederlo è Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione controllo della Toscana. Al centro del dibattito, in questi giorni, c’è il nuovo palazzo di 13 piani (più piano terra e interrato) e con un’altezza di 55 metri, che dovrebbe ospitare i nuovi uffici della Regione, permettendo alla giunta di lasciare i locali di Palazzo Strozzi Sacrati.

"La legge regionale 43/2024, che modifica la norma del 2004 sulla gestione del patrimonio regionale, ha previsto che la Regione possa, sul proprio patrimonio, far valere "regole speciali" anche in deroga agli strumenti pianificatori dei Comuni – spiega Capecchi – A suo tempo, a una mia precisa domanda fu risposto in Commissione che la Terza Torre, ovvero il nuovo e imponente edificio per gli uffici della Regione (con un costo di 55 milioni di euro), non sarebbe rientrata nella normativa speciale. Al contrario, la prima delibera di giunta regionale attuativa della legge, ha inserito il progetto nelle opere strategiche. Questo significa che si potranno superare vincoli urbanistici e procedurali, in barba alle regole che valgono per tutti gli altri, ma anche alla faccia della maggioranza (di sinistra) che governa il Comune di Firenze. Con un’evidente lesione alla competenza e autonomia degli enti locali".

Altro aspetto a preoccupare Fratelli d’Italia, è il fatto che il trasferimento porti a un ulteriore impoverimento del centro storico. "Si rischia poi che, in un domani non troppo lontano anche il Consiglio regionale sia portato lontano dal centro – ha detto Capecchi - con un ulteriore impoverimento di funzioni pubbliche e relativi addetti. Questo mentre continuamente si parla di come fare a non lasciare la città in mano ai turisti. Per questi motivi è mia intenzione riportare la questione nella Commissione Controllo".

Lisa Ciardi