![Italia Nostra all’attacco su Novoli: "Al posto di quella struttura doveva nascere un asilo nido". Il governatore: "Tempesta in un bicchiere d’acqua". La sindaca: "Polemiche strumentali". Italia Nostra all’attacco su Novoli: "Al posto di quella struttura doveva nascere un asilo nido". Il governatore: "Tempesta in un bicchiere d’acqua". La sindaca: "Polemiche strumentali".](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/Mjg2ZDgzMDAtYTllMi00/0/terza-torre-i-comitati-pungono-giani-faccia-un-passo-indietro-e-lui-decidera-palazzo-vecchio.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Italia Nostra all’attacco su Novoli: "Al posto di quella struttura doveva nascere un asilo nido". Il governatore: "Tempesta in un bicchiere d’acqua". La sindaca: "Polemiche strumentali".
Infuria la polemica di Italia Nostra sulla gestione urbanistica e politica del quartiere di Novoli, nella parte nord di Firenze. L’associazione, nel corso di convegno a Palazzo Panciatichi, ha in particolare criticato la volontà della Regione di costruire nell’area la terza torre. E, oltre al governatore Eugenio Giani, ha messo nel mirino anche il Comune tanto che è stata annunciata anche una protesta a Palazzo Vecchio. "Al posto della terza torre della Regione sarebbe dovuto nascere un asilo – ha detto il presidente di Italia Nostra Firenze, Leonardo Rombai -. E invece è spuntato questo edificio che dovrebbe raggiungere i 65 metri di altezza: la cosa per noi è intollerabile. Giani faccia un passo indietro. E il Comune dovrebbe avere un ruolo, un suo potere amministrativo tale da dire che non è il caso di andare avanti".
"La Regione – ha aggiunto Rombai – ha approvato una ‘leggina’ ad hoc per cui nelle aree di proprietà regionale in pratica si può fare di tutto". Molto critico anche Alberto Di Cintio, della Fondazione italiana bioarchitettura. Anche lui ha posto il tema della responsabilità della Regione e dei rapporti col Comune: "Abbiamo fatto - ha osservato - richieste al Comune ma non si è espresso: ci hanno detto che aspettavano gli atti e che questi non erano ancora arrivati. Palazzo Vecchio non ha ancora preso posizione e per questo la prossima iniziativa la faremo nella sede comunale". "Vogliamo – ha aggiunto – che la giunta ci dica, de visu, cosa intendono fare. Forse aspettano la nuova consiliatura regionale? Il Comune in questa vicenda è attore protagonista". Giani ha ribattuto affermando che "noi abbiamo la necessità di intervenire per dotare la Regione di uffici che portino i dipendenti a stare insieme. Io non ho accelerato in niente in quella che è la programmazione, la legge che ci prescrive di individuare le priorità su cui vogliamo agire. Da qui a pensare che domani parta la terza torre di Novoli io non so dove siano state lette queste cose".
Secondo Giani è la "classica tempesta in un bicchier d’acqua, nulla è cambiato rispetto a quello che avevo concordato con la sindaca Funaro, ovvero prima di tutto un confronto in Comune". Giani ha anche sottolineato di non voler "aprire fronti polemici, mi rimetterò al confronto che spero di avere presto con il consiglio comunale di Firenze per capire dove e come realizzare quello che per la Regione è un’esigenza, ovvero degli uffici che sostituiscano il milione di euro e più, che noi paghiamo in affitto". Poco dopo ha preso la parola anche la sindaca di Firenze Sara Funaro: "Ringrazio Giani – ha detto -. Sulla questione ci confronteremo, come siamo soliti fare per le progettualità che ci vedono entrambi coinvolti. Ogni polemica, quindi, è assolutamente strumentale e fuori luogo". "Quando si parla della città e di trasformazioni urbanistiche importanti, ogni passaggio va condiviso con l’amministrazione comunale, ovvero con la giunta e il Consiglio comunale, come ha ricordato appunto il presidente".
Niccolò Gramigni