Tesi di laurea affollate. Addio numero chiuso: "L’ateneo apre più aule e scaglionerà gli orari"

La decisione dell’università per evitare il pigia-pigia alle discussioni "La scelta evita il contingentamento e risolve il problema sicurezza". Gli uffici forniranno ai presidenti di commissione anche guardie giurate. .

Tesi di laurea affollate. Addio numero chiuso: "L’ateneo apre più aule e scaglionerà gli orari"

Uno dei festeggiamenti dopo la. discussione della tesi di laurea al polo di Novoli

Nessun numero chiuso per la discussione di laurea alla Scuola di Studi Umanistici e della Formazione dell’Università di Firenze. Come aveva promesso la prorettrice alla didattica, professoressa Ersilia Menesini, l’ateneo ha risolto il problema per evitare da un lato il rischio sovraffollamento e, dall’altro, consentire a tutti i familiari e amici di partecipare al gran giorno della laurea. Ecco che l’Università ha deciso di mettere a disposizione ulteriori plessi del centro storico per la discussione delle tesi di quella Scuola e di optare per un diverso scaglionamento degli orari delle sessioni, in modo che tutti possano partecipare al grande momento, naturalmente nel rispetto del decoro degli ambienti e delle altre persone, come ci tengono a sottolineare dal rettorato. Non solo. "L’ufficio logistica fornirà ai presidenti di commissione anche il supporto di guardie giurate - fa sapere il presidente della Scuola, Giovanni Zago -. Pertanto, le discussioni delle tesi di ottobre si svolgeranno nella modalità usuale. Ma in un numero maggiore di plessi".

Tutto bene, dunque. Del resto, per primo il professor Zago si era detto dispiaciuto della decisione che, suo malgrado, aveva dovuto prendere. Il presidente della Scuola, infatti, aveva inviato una comunicazione ai laureandi e al corpo docente per informarli della necessità di un limite di cinque accompagnatori per laureando. Questo per "evitare pericolosi assembramenti" nei plessi storici di via Laura e di via Capponi, dove già non mancano difficoltà per i corsi più frequentati. Zago aveva ricordato che la prossima sessione di laurea coinvolgerà oltre 300 studenti, nell’arco di 10 giorni. E che ci sarebbe stato il serio rischio di dover ospitare fino a 6mila persone in più nei plessi già "congestionati dalle lezioni ordinarie". Zago, nella sua nuova comunicazione, che annulla la precedente, ricorda poi che i presidenti di commissione sono tenuti "prima dell’inizio effettivo delle singole discussioni a illustrare ai presenti qual è la linea di comportamento che laureandi e accompagnatori devono tenere durante e dopo le discussioni, e a sospendere le sessioni se si manifestano rischi per la sicurezza". Non solo. "Gli studenti dovranno astenersi da festeggiamenti non conformi a decoro e senso della misura". "Sono felice della decisione presa e del fatto che il contingentamento non sia più necessario - dice il presidente Zago -. Ribadisco che non avevo alcun intento ostile. Semplicemente, ho posto un problema serio, legato alla sicurezza. E l’ateneo ha risolto nella maniera migliore. Il caso in questione ha messo in evidenza che, a seconda delle necessità, le singole Scuole possono ‘espandersi’. Non è più come un tempo, quando le varie Scuole avevano spazi esclusivi. Detto questo, continueremo comunque a monitorare la situazione perchè il tema della sicurezza è fondamentale". Felicissimi gli studenti: "Giusto così. La laurea a numero chiuso sarebbe stata di una tristezza infinita. Ora sì che potremo davvero brindare!".

Elettra Gullè