MANUELA PLASTINA
Cronaca

Testa della Medusa del Giambologna, sospesa l'asta. Indagano i carabinieri

I militari del nucleo tutela patrimonio artistico hanno avviato le indagini per verificare da dove provenga l’opera, sospendendo la messa all'incanto

La Testa della Medusa attribuita al Giambologna per la Fonte della Fata Morgana

La Testa della Medusa attribuita al Giambologna per la Fonte della Fata Morgana

Bagno a Ripoli (Firenze), 26 ottobre 2023 - Doveva svolgersi oggi all’Asta Pandolfini la vendita all’incanto della Testa di Medusa del Giambologna, realizzata originariamente per la Fonte della Fata Morgana, il ninfeo che si trova in territorio di Bagno a Ripoli. Ma l’asta non ci sarà: è stata sospesa. I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico infatti hanno avviato le loro indagini per verificare da dove proviene l’opera. Finchè non saranno concluse, la vendita resta sospesa. L’attenzione sull’opera era stata sollevata da Artigianato e Palazzo e dai suoi organizzatori Sabina Corsini e Neri Torrigiani. La kermesse nel 2020 ha “adottato” il ninfeo con un crowdfunding per la realizzazione di una copia della statua della Fata Morgana da reinserire all’interno della struttura, al posto dell’originale anch’essa oggi di proprietà di un privato. Avevano dunque lanciato un appello perché l’asta venisse bloccata. La Medusa – come la statua di Morgana - è scomparsa probabilmente nel corso del ’900 quando la Fonte fu completamente spogliata delle sue opere. Ma adesso l'opera è ricomparsa sul mercato da una collezione privata per andare all’asta. Intanto un primo obiettivo è stato raggiunto, come annunciato dal sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini. “In seguito all'appello del nostro Comune e a quello di Artigianato e Palazzo, è stato deciso di sospenderne la vendita. Una prima bellissima notizia. Ci auguriamo che possa essere davvero il primo passo per riportare la Medusa a casa, all'interno della Fonte della Fata Morgana”. Casini ringrazia “l’Arma dei carabinieri che sta portando avanti le indagini per verificare la provenienza dell’opera. Fino a che non saranno concluse le verifiche certo non sarà svolto nessun bando. Grazie a Neri Torrigiani e Sabina Corsini che hanno messo in moto l’operazione e alla Case d’aste Pandolfini per sensibilità e collaborazione”.