REDAZIONE FIRENZE

Testimonianze e cerimonie per il 25 aprile

Testimonianze e cerimonie per il 25 aprile

"Rendere omaggio ai partigiani, ai civili, ai militari morti nel nostro territorio durante la Resistenza è un dovere e un esempio da trasmettere ai nostri giovani". Così ha detto il sindaco di Fiesole Anna Ravoni in occasione della celebrazione del 25 aprile, durante il giro che in due giorni ha toccato tutte le lapidi poste sul territorio in memoria dei Caduti fiesolani.

Con l’Anpi, il comandate Braschi della polizia municipale e Pugliesi dell’Arma dei carabinieri, sono stati ricordati il carabiniere Sebastiano Pandolfi e il partigiano Rolando Lonari a San Clemente, le famiglie Gucci e Mattolini a Montefiano, i partigiani della battaglia dei Tre Pini a Montebeni, Sergio Chiari e compagni fucilati a Ontignano, il partigiano russo i partigiani e civili di Valle.

Toccante la testimonianza resa da Mario Spinelli, che all’epoca aveva 11 anni e vide ammazzare il padre, il fratello e un amico. E poi: a Pian di San Bartolo è stata ricordata la battaglia di Montorsoli, Franco Bracci a Ponte alla Badia e Gino Francini all’Alberaccio. In piazza Mino, infine, l’omaggio ai tre carabinieri martiri.

D.G.