’The State of Union’ Firenze al centro del dibattito europeo

Ucraina e clima fra i temi della conferenza da oggi al 9. Fra gli ospiti il vicepremier e ministro degli esteri Tajani.

’The State of Union’  Firenze al centro  del dibattito europeo

’The State of Union’ Firenze al centro del dibattito europeo

Torna a Firenze The State of the Union, organizzato dall’Istituto universitario europeo, la Città metropolitana e il Comune di Firenze, l’agenzia Erasmus+ Indire, la Regione Toscana e l’Università di Firenze col supporto della Fondazione Cr Firenze. Il clou è la doppia data di oggi e domani alla Badia Fiesolana e a Palazzo Vecchio con circa 150 relatori, tra cui Josep Borrell Fontelles, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea e il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani. Annunciata inoltre la presenza del commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni. Il titolo è ‘Building Europe in times of uncertainty’ con dibattiti su temi come la guerra in Ucraina, la lotta ai cambiamenti climatici. Sono previste però diverse iniziative in continuità col Festival d’Europa, da oggi al 9 maggio. Da domani al 9 maggio sarà allestito uno spazio Erasmus in piazza della Repubblica dove sono previsti workshop e animazioni. Altri workshop, a cura della Fondazione Antonio Megalizzi e di Rfk Human Rights Italia, animeranno il complesso delle Murate.

Tra gli eventi ‘Sou4you’ a Palazzo Vecchio, appuntamento rivolto ai giovani cittadini italiani e che vuole stimolare un dialogo sul presente e sul futuro dell’Europa. Il 6 maggio l’Istituto universitario europeo aprirà inoltre le porte di Villa Salviati, dalle 10 alle 19.30. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha sottolineato che il programma "è di grandissimo interesse, con 150 relatori d’eccezione", mentre la vicesindaca Alessia Bettini ha ricordato "il grande lavoro collettivo" per arrivare a eventi di questo genere. Renaud Dehousse, presidente European University Institute, ha ricordato che da sempre ‘The State of the Union’ vuole da un lato fare in modo che "l’Istituto universitario europeo sia sempre più conosciuto" e dall’altro "è un’occasione per rafforzare i rapporti con la città e il territorio che ci accolgono".